
Guida non arbitra a Napoli, ma sarà AVAR di Inter-Lazio: è polemica
“Io e Maresca abbiamo deciso di non arbitrare a Napoli”. Così Marco Guida, arbitro internazionale originario di Pompei ma iscritto alla sezione di Torre Annunziata, confessava, poco più di un mese fa, una scelta clamorosa. Intervistato da Radio CRC, il fischietto campano ha spiegato di aver chiesto a Rocchi di evitare la sua designazione per le partite della squadra partenopea, e che la stessa decisione l’avrebbe presa il conterraneo - nato a Napoli e iscritto alla sezione di Napoli - Fabio Maresca.
Guida AVAR di Inter-Lazio. Ha colpito molti utenti dei social network, di conseguenza, la designazione arbitrale ufficializzata in mattinata dall’AIA, relativa alla partita in programma a San Siro domenica sera. Come AVAR - l’assistente al VAR, che in questo caso sarà Di Paolo - ci sarà infatti proprio Guida. Su X, e non solo, diversi tifosi nerazzurri si sono chiesti come sia possibile scegliere, seppur per un ruolo importante ma non centrale, un arbitro che ha pubblicamente dichiarato di non sentirsi a suo agio nel dirigere una partita del Napoli, avversaria dell’Inter di Simone Inzaghi nella corsa scudetto.
Perché Guida non arbitra a Napoli? Sicuramente, la designazione odierna pecca di sensibilità nell’anticipare le reazioni della piazza e della tifoseria interista. Con altrettanta sicurezza, si può dire che le dichiarazioni di Guida abbiano rappresentato - e al tempo sono state lette in questo modo - un’implicita ammissione di debolezza, quello che da un arbitro non ci si aspetta. Allo stesso tempo, nell’intervista rilasciata ad aprile, Guida (che peraltro ai tempi in cui Conte allenava la Juventus fu pesantemente criticato dal tecnico salentino per un rigore non fischiato con il Catania) non motivava la sua richiesta con questioni di tifo o di paura personale: “Io e Fabio Maresca possiamo arbitrare tranquillamente a Napoli e potrebbe anche avvenire - diceva il fischietto campano -, ma vivo in città e la mattina devo andare a prendere i miei figli e voglio stare tranquillo. Quando ho commesso degli errori non era così sicuro di passeggiare per strada così come di andare a fare la spesa”. Guida, in sostanza, non ha detto - e ci mancherebbe altro - che le sue decisioni potrebbero essere influenzate dal fatto di vivere a Napoli, ma che avrebbe timore delle possibili reazioni nella vita di tutti i giorni. C’è una certa differenza, anche se resta il dubbio che non si potesse scegliere qualcun altro, che almeno non desse adito a nessun tipo di retropensiero.
Guida AVAR di Inter-Lazio. Ha colpito molti utenti dei social network, di conseguenza, la designazione arbitrale ufficializzata in mattinata dall’AIA, relativa alla partita in programma a San Siro domenica sera. Come AVAR - l’assistente al VAR, che in questo caso sarà Di Paolo - ci sarà infatti proprio Guida. Su X, e non solo, diversi tifosi nerazzurri si sono chiesti come sia possibile scegliere, seppur per un ruolo importante ma non centrale, un arbitro che ha pubblicamente dichiarato di non sentirsi a suo agio nel dirigere una partita del Napoli, avversaria dell’Inter di Simone Inzaghi nella corsa scudetto.
Perché Guida non arbitra a Napoli? Sicuramente, la designazione odierna pecca di sensibilità nell’anticipare le reazioni della piazza e della tifoseria interista. Con altrettanta sicurezza, si può dire che le dichiarazioni di Guida abbiano rappresentato - e al tempo sono state lette in questo modo - un’implicita ammissione di debolezza, quello che da un arbitro non ci si aspetta. Allo stesso tempo, nell’intervista rilasciata ad aprile, Guida (che peraltro ai tempi in cui Conte allenava la Juventus fu pesantemente criticato dal tecnico salentino per un rigore non fischiato con il Catania) non motivava la sua richiesta con questioni di tifo o di paura personale: “Io e Fabio Maresca possiamo arbitrare tranquillamente a Napoli e potrebbe anche avvenire - diceva il fischietto campano -, ma vivo in città e la mattina devo andare a prendere i miei figli e voglio stare tranquillo. Quando ho commesso degli errori non era così sicuro di passeggiare per strada così come di andare a fare la spesa”. Guida, in sostanza, non ha detto - e ci mancherebbe altro - che le sue decisioni potrebbero essere influenzate dal fatto di vivere a Napoli, ma che avrebbe timore delle possibili reazioni nella vita di tutti i giorni. C’è una certa differenza, anche se resta il dubbio che non si potesse scegliere qualcun altro, che almeno non desse adito a nessun tipo di retropensiero.
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