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Spalletti: "Mi vogliono dipingere come uno che fa casino, ma se l'ho fatto è perché serviva"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 18:00Serie A
di Giacomo Iacobellis

Spalletti: "Mi vogliono dipingere come uno che fa casino, ma se l'ho fatto è perché serviva"

Luciano Spalletti, commissario tecnico dell'Italia, ha rilasciato una lunga intervista a Rai Sport nel giorno della sfida contro la Moldova e all'indomani del suo esonero. Tra i tanti temi analizzati, c'è stata anche la risposta a chi lo accusa di essere uno che fa casino: "No, no, calma, calma. Io vado in conferenza prima di tutto perché ci sono delle regole e devo andarci. Poi, se voleva venire uno della società, poteva venire insieme a me. È chiaro che io lo posso dire perché viene fatto tutto in amicizia e in trasparenza. Altrimenti bisognava passare altri due giorni di bugie. Ma vi garba che si dicano le bugie? Mi chiedi di fare l'allenatore fino a dopodomani e di tenerlo nascosto? Che non dovevo dirlo? Ti va bene così? È un rispetto verso gli italiani questo? E allora si dice.

Poi sulla forma… Non lo so, devo dire che lo faccio volentieri. Io credo in questa squadra. Metterli davanti alle responsabilità... Loro se le sono sempre prese. Avrei continuato con questi calciatori, ho stima di loro. Ogni tanto reagisco, faccio un po’ il ribelle, ma voglio sempre bene a tutto e a tutti. Sono reazioni che devo fare rispetto a quello che mi viene messo davanti, perché non ci sto ad accettarlo. Però poi, come persona… L'ho fondata su questo la mia storia. Mi venite a dire delle cose su di me… Io sono stato apprezzato in Russia per quattro anni e mezzo. Sono stato cinque anni a Empoli, sette anni due volte alla Roma, sette anni due volte all’Udinese. Da tutte le parti… Sono stato mandato via dalla Sampdoria e dall’Udinese, e sono stato richiamato.


C’è ancora qualcuno che mi vuole dipingere come uno che ogni tanto fa casino. No. Io faccio casino quando c’è qualcuno che vuole fare casino, perché difendo sempre la causa, la famiglia e le cose vere, che bisogna coltivare insieme per avere un rapporto migliore. Difendo quella che è stata la nostra amicizia. Quando ho detto il nome di tutti, e mi sono mancati quelli di Buffon e Giovanni… Mi sono stati vicini, mi hanno dato la possibilità di fare tutto il mio lavoro. Io ho sbagliato, se i risultati sono questi. Poi ci sono dei perché mi sono successi. Ma non ho bisogno di nessuno per fare il mio lavoro. E non è una partita o un’altra che lo determinano. Sono due i risultati brutti, non è lo storico. E se qualche volta ho fatto casino, è perché meritava di essere fatto. Perché non lo ha fatto quello che doveva farlo al posto mio, per difendere la situazione".

Leggi qui tutte le parole di Luciano Spalletti nell'intervista a Rai Sport!