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Orsolini: "Io vado e vengo... Però all'Italia manca un po' di personalità e consapevolezza"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 02:25Serie A
di Raimondo De Magistris
fonte Dal nostro inviato al Mapei Stadium (RE)

Orsolini: "Io vado e vengo... Però all'Italia manca un po' di personalità e consapevolezza"

L'attaccante della Nazionale Riccardo Orsolini ha parlato in zona mista al termine di Italia-Moldova 2-0. Queste le dichiarazioni del calciatore del Bologna, stasera autore dell'assist per il 2-0 firmato Cambiaso.

Come avete salutato il commissario tecnico?
"Lo abbiamo salutato e ringraziato per questi anni insieme. Abbiamo cercato di salutarlo con una vittoria: ci siamo riusciti anche se volevamo vincere con un margine più ampio. Però l'importante era prendere questi tre punti, ripartire, cercare di avere un'altra mentalità. Ora non so cosa succederà nelle prossime ore e nei prossimi giorni ma bisogna fare uno switch mentale perché è quello che ci manca. La squadra è forte, i giocatori sono di livello. Tutta gente che gioca a livello internazionale. Siamo l'Italia, dobbiamo dimostrare che la Nazionale è una cosa seria".

Cosa c'è di inespresso in questa squadra?
"Non te lo so dire, io vado e vengo... (ride, ndr). Questo non lo so, però sicuramente manca un po' più di personalità, di consapevolezza. Le qualità ci sono e quello è il punto da dove ripartire. Dai giocatori che possono davvero fare la differenza in questa Nazionale".


Ti ha detto qualcosa di particolare Spalletti?
"Nello specifico no, io sono venuto qui mettendomi a disposizione per qualsiasi ruolo. Seconda punta, trequartista, quarto, quinto... Dove c'era bisogno ho dato la mia massima disponibilità, una sorta di jolly offensivo anche per permettere al mister di cambiare il modulo a gara in corso. Rispetto al primo tempo ho cercato di dare una spinta un po' più offensiva con il mio ingresso e lo spostamento di Cambiaso".

Ti senti di aver fatto uno switch con la Champions e la conquista della Coppa Italia? Sei pronto a prendere in mano anche questa Nazionale?
"Essere diventato un giocatore un po' più europeo sicuramente ha fatto la differenza. Poi con l'età ho acquisito delle consapevolezze che prima non avevo, mi sento un giocatore molto più maturo sia dal punto di vista mentale che delle giocate in campo. Sono a un punto della mia carriera in cui sto cercando di fare quel salto definitivo per puntare a qualcosina in più".