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Pastorello: "Col senno di poi non riporterei Lukaku al Chelsea. Real? Ci fu una possibilità"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 12:08Serie A
di Niccolò Righi

Pastorello: "Col senno di poi non riporterei Lukaku al Chelsea. Real? Ci fu una possibilità"

Lunga intervista concessa al quotidiano spagnolo AS da parte dell'agente Federico Pastorello. Queste le sue parole, iniziando dall'addio di Simone Inzaghi dall'Inter per approdare all'Al Hilal: "Al di là dell'aspetto economico prevalente, il divario della Saudi pro League con il calcio europeo è oggi molto più ridotto. I club arabi hanno rispettato tutti i loro impegni, investendo in strutture, stadi, staff tecnico e assistenza medica. La passione lì è incredibile e l'energia con cui affrontano trattative e acquisizioni è davvero accattivante. I calciatori di oggi sono molto più disposti a viaggiare lì che in molte altre città europee, senza necessariamente guadagnare quattro o cinque volte tanto. Città come Riyadh e Jeddah hanno un'alta qualità della vita". Tornasse indietro, riporterebbe Lukaku al Chelsea? "Con il senno di poi, probabilmente no. Ma Romelu fu inserito nella lista del Pallone d'Oro quell'anno, cosa mai accaduta prima, e fu un trasferimento record dal campionato italiano. Fu la decisione giusta in quel momento. Poi ci sono le variabili umane; nessuno avrebbe potuto prevedere le difficoltà di Lukaku, forse non tanto ambientali, perché conosceva il club, quanto piuttosto nel suo rapporto con l'allenatore. Veniva da un rapporto quasi padre-figlio con Conte, e quella differenza di approccio lo condizionò in qualche modo, insieme all'infortunio che subì. Se non fosse stato per quello, la storia sarebbe stata diversa". C'è mai stata la possibilità che Lukaku potesse andare al Real Madrid? "Il Real è il miglior club al mondo, per diverse ragioni. Una piccola possibilità c'è stata ma alla fine erano già concentrati sul grande acquisto di Mbappé per l'anno successivo e non volevano spendere soldi per un prestito. Ancelotti lo gradiva". Quando Conte lo chiama, lui va. "Lukaku si è adattato bene all'Italia. Quando Antonio lo ha chiamato e gli ha chiesto di andare al Napoli lui ha accettato subito. Non se n'è nemmeno parlato. Era il momento migliore per lavorare di nuovo insieme, e i risultati gli hanno dato ragione". Ci sono similitudini tra Conte-Lukaku e Bonny-Chivu? "Non è proprio così perché Ausilio aveva iniziato a farsi avanti sul giocatore già a marzo. Quindi la presenza dell'allenatore conta fino ad un certo punto: la volontà di prenderlo era proprio dell'Inter. Anche Simone Inzaghi aveva approvato questo trasferimento".