Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche
tmw / napoli / Serie A
Napoli-Sporting, Ivkovic e i rigori parati a Maradona: "Scommisi 100 dollari con lui"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Oggi alle 09:10Serie A
di Gaetano Mocciaro

Napoli-Sporting, Ivkovic e i rigori parati a Maradona: "Scommisi 100 dollari con lui"

Dici Napoli-Sporting e ripensi all'epoca di Diego Armando Maradona. Stagione 1989/90, primo turno di Coppa UEFA. I partenopei sono i detentori del trofeo e nonostante ciò la Dea bendata non è per nulla clemente. Ne nascono due partite equilibrate, che non si sbloccano se non ai rigori. Ed ecco che i tifosi partenopei imparano a conoscere Tomislav Ivkovic. In particolar modo imparerà a conoscerlo Diego Armando Maradona che si vedrà parare dal portiere croato (all'epoca jugolavo) il suo rigore e nove mesi dopo lo stesso scenario capiterà ai Mondiali. Ivkovic può fregiarsi di aver così parato due tiri dal dischetto al Pibe de Oro. Ed eccolo, in esclusiva, ai microfoni di Tuttomercatoweb: Ivkovic, se le dico Napoli-Sporting? "Ricordo due partite tiratissime. La prima a Lisbona, stadio pieno. Maradona che parte dalla partita perché era rientrato tardi dalle vacanze e non era al top. Entra al 70', capelli da tagliare e barba. Ricordo che lo stadio si fermò in un misto di paura e rispetto. Ci mette poco a mandare Carnevale in porta, io evito il peggio e finisce 0-0. Eravamo ottimisti per il ritorno, il Napoli non sfrutta le sue opportunità, noi ci difendiamo bene e si va ai rigori". E c'è il primo duello Maradona-Ivkovic "Ero ottimista, pensavo potessimo vincere. Le cose non si mettono bene e Maradona è l'ultimo a calciare, se segna il Napoli ha vinto. Lo stuzzico: mi avvicino a lui e gli dico: 'Diego, scommetti che ti pago il rigore?'. Lui accetta la scommessa e rilancio: 'Facciamo 100 dollari'. Accetta. Tiro: parato. Si va a oltranza, purtroppo ci è fatale il rigore di Fernando Gomes e il Napoli passa ugualmente il turno". Maradona ha poi onorato la scommessa? "Certamente, quel pomeriggio stesso. Prendo i soldi e mi dà pure la sua maglietta". Lo aveva studiato a lungo? "No, era difficile con Maradona. Cambiava spesso lato, aspettava il minimo movimento del portiere e aveva velocità di pensiero e tecnica che gli permetteva in un attimo di spiazzarlo". Eppure Lei gliene ha parati due. E in meno di un anno. Il secondo ai Mondiali, un torrido pomeriggio di Firenze: Argentina-Jugoslavia "Ricordo la conferenza stampa prima della partita. Un giornalista mi prospetta uno scenario in cui si va ai rigori e di nuovo affronto Maradona. Non ho dubbi e rispondo che glielo paro. Il giornalista mi chiede se faccio il matto o se lo sono veramente. Chiedo: volete scommettere di nuovo?". Come finì? "Intervistarono Maradona, in quell'occasione però lui disse che voleva solo concentrarsi sulla partita. Quando si giocò e anche in quel caso la partita non si schiodò dallo 0-0, eccoci ai rigori. Io provoco Maradona, gli dico: 'Attento, Diego. So dove calcerai'. Non alzava la testa, non volle guardarmi. Faccio un movimento per dargli l'impressione di andare a sinistra, poi cambio direzione. Paro anche questo tiro. E trattengo la palla. Ahimè, stesso epilogo: non basta e avanza l'Argentina". Che cosa fa oggi Tomislav Ivkovic? "Son direttore dell'accademia del Rijeka. Le cose vanno bene, la prima squadra l'anno scorso ha vinto un campionato incredibile, in una lotta a tre con Dinamo e Hajduk". In passato ha ricoperto anche il ruolo di allenatore: è stato il vice ct della Croazia quando Luka Modric esordiva "Esordio che ricordo benissimo, amichevole contro l'Argentina a Basilea. Si era fatto male un giocatore e decidemmo di puntare su di lui, che aveva 20 anni e giocava nella Dinamo Zagabra. Fece una partita eccellente, vincemmo 3-2 e da lì iniziò la sua storia con la nazionale croata. Il ricordo che ho del giovane Modric è di un calciatore intelligente, che pensava già allora molto più velocemente degli altri giocatori e aveva la soluzione già prima di ricevere la palla. Una visione e una lettura del gioco impressionante". Si è preso il centrocampo del Milan, in barba agli scettici che si sono limitati alla carta d'identità "Ho visto la partita contro il Napoli, mi aspettavo molto di più dalla squadra di Conte. Ma il Milan ha fatto una partita fantastica, 45 minuti spettacolari. E riguardo Modric cos'altro aggiungere? Dico solo che chi analizza il calcio e mi riferisco anche ai medici, debbano esaminarlo per capire come sia possibile che un giocatore di 40 anni non si fermi mai, che giochi come nulla fosse 90 minuti, che all85' sprinti 2-3 volte per recuperare palla. Merita un monumento e non lo dico solo perché sono croato". È il più grande centrocampista di sempre? "Sono 54 anni che sono nel mondo del calcio, ne ho visti tanti e per me è senza ombra di dubbio il miglior calciatore croato di tutti i tempi. E non esagero se dico che è uno dei 10 calciatori più forti della storia". Una classe così cristallina nel Milan non la si vedeva dai tempi di Andrea Pirlo "Grandissimo calciatore, Pirlo. Ma con tutto il rispetto per lui, credo che Modric gli sia di poco superiore".