Chivu vuole la finale contro il Napoli. Spazio a Thuram e Lautaro
Il passato è alle spalle e il futuro è tutto da scrivere. L’Inter scende in campo questa sera contro il Bologna nella seconda semifinale della Supercoppa Italiana. Vincere significherebbe affrontare il Napoli di Antonio Conte, per provare a riscattare la sconfitta dello stadio Maradona patita qualche mese fa. La finale per i nerazzurri è un obiettivo concreto, nonostante di fronte ci sia un Bologna duro a morire. “È una squadra identitaria da tanti anni. Hanno energia e un modo di fare delle cose che può mettere in difficoltà chiunque”, ha detto Chivu in conferenza stampa. Gli ha fatto eco anche Alessandro Bastoni, parlando dell’intensità dei rossoblu, caratteristica della squadra di Italiano molto difficile da contenere. Le scelte di Cristian Chivu saranno calibrate anche in base alle caratteristiche dell’avversario.
Dubbio Calhanoglu per Chivu
Certezze e incognite. L’undici titolare dell’Inter di questa sera ha dei punti fermi in difesa, ovvero Akanji e Bastoni. Al centro c’è Bisseck, mentre a centrocampo il dubbio principale riguarda Hakan Calhanoglu. “Hakan è a disposizione, poi valuterò se dall’inizio o meno” ha detto Chivu. Zielinski parte favorito con un piccolo margine di vantaggio, ma l’allenatore rumeno potrebbe sorprendere. In mezzo poi ci dovrebbero essere Mkhitaryan e Barella, sugli esterni Luis Henrique è uno tra Dimarco e Carlos Augusto.
Thuram e Lautaro a guidare l’attacco
I punti fermi della formazione nerazzurra però si chiamano Lautaro Martinez e Marcus Thuram. L’argentino fin dall’arrivo in Arabia è apparso determinato e carico a molla per riportare in Viale della Liberazione la Supercoppa Italiqna. “Noi è dall’inizio che pensiamo a giocare ogni partita con ambizione, intensità e determinazione”, ha detto Chivu, non nascondendo l’ambizione di voler arrivare “fino in fondo”. Per farlo avrà bisogno delle sue punte di diamante, ben consapevole che alle spalle della ThuLa Pio Esposito e Bonny siano due certezze. Questa sera a guidare l’attacco ci saranno il nove e il dieci. Ma la strada per la Coppa è tutt’altro che in discesa.
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