
Nuovo Stadio, Vicepres. Consiglio Comunale ammette: "Ci opponiamo al progetto! Ecco perché"
A “1 Football Club”, programma in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Salvatore Guangi, Vice Presidente del Consiglio Comunale di Napoli. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Presidente, quelli di De Laurentiis sono solo “annunci vuoti”, per citare il vostro comunicato, o c’è del concreto nella realizzazione di uno stadio a Caramanico? “Noi del gruppo di Forza Italia in consiglio comunale non siamo contrari alla costruzione di un nuovo stadio, ma non condividiamo l’idea di farlo nell’area di Caramanico. Si tratta infatti di una zona storica, occupata da anni da un mercato che dà lavoro e vita a tante famiglie. Non sarebbe giusto sacrificare quelle attività. Inoltre, parliamo di uno spazio angusto, circondato da abitazioni, senza infrastrutture adeguate e senza collegamenti come la metropolitana. Non si tratta di un’area isolata e idonea, ma di un luogo centrale e complicato da gestire. Per questo motivo chiediamo al presidente De Laurentiis, qualora abbia davvero intenzione di costruire uno stadio a Napoli, di individuare una soluzione diversa, non quella di Caramanico. Un’altra cosa importante da sottolineare è che il Maradona è uno stadio storico: solo a sentirne il nome vengono i brividi. Noi, come gruppo di Forza Italia, siamo convinti che, se davvero De Laurentiis e il sindaco dovessero individuare un’area diversa, questa dovrebbe essere facilmente raggiungibile, ben collegata dai mezzi pubblici e dotata delle infrastrutture necessarie. È vero che il presidente del Napoli ha fatto tanti proclami in passato – parlando di stadi, centri sportivi, girando tutta la provincia – ma finora sono rimaste soltanto idee senza riscontro nella realtà.”
Quando ha detto “non siamo contrari alla realizzazione di un nuovo stadio”, si riferiva a tutto il consiglio comunale o soltanto all’opposizione? “La posizione non è solo dell’opposizione: è condivisa da tutto il consiglio comunale.”
Presidente, una curiosità che è anche una constatazione: negli ultimi vent’anni in Italia sono stati costruiti soltanto sei stadi, contro i circa 20 delle altre nazioni europee. Questo dato evidenzia un ritardo strutturale del nostro Paese. Come lo interpreta? “Sicuramente costruire uno stadio in Italia non è semplice. Bisogna mettere insieme più istituzioni, il mondo dello sport, il Ministero. Credo che ci sia la volontà, ma mancano le risorse. A differenza di altri Paesi, in Italia gli stadi sono ancora obsoleti, vecchi e meriterebbero ristrutturazioni importanti. Firenze, per esempio, sta procedendo in questo senso, e lo stesso potrebbe fare Napoli. Esiste già un progetto dell’amministrazione comunale per portare il Maradona a livello europeo in tempi brevi. E lo dico io che sono all’opposizione: il progetto presentato dalla maggioranza, dal sindaco Manfredi e dall’assessore Cosenza, l’ho visto ed è molto interessante. Andrebbe a riqualificare e rafforzare lo stadio Maradona, che ormai è diventato un emblema anche a livello nazionale.”
Presidente, potrebbe darsi che De Laurentiis minacci la costruzione di stadio e centro sportivo per ottenere condizioni migliori per l’appalto del Maradona? “Devo dire che ho sempre avuto anch’io questo pensiero. De Laurentiis, da tempo, porta avanti queste proposte, parlando di stadi e centri sportivi in varie zone, ma alla fine non c’è nulla di concreto. Io conosco bene la storia dei pagamenti dei canoni del Napoli: per lungo tempo la società è stata inadempiente nei confronti del Comune, salvo poi mettersi in regola dopo il rinnovo della convenzione, che scade il 30 giugno 2028. Quindi, questo mi fa pensare che, da bravo imprenditore, stia lavorando per ottenere condizioni migliori. Non voglio spingermi oltre, perché non sarebbe corretto attribuire intenzioni senza prove, ma sono convinto che De Laurentiis tutta questa voglia di costruire un nuovo stadio a Napoli, in realtà, non ce l’abbia.”







