
E' davvero l'erede di Kim? Azzardo o scommessa vinta? Stasera può esordire Natan
Lo scorso anno, di questi tempi, Kim Min-jae aveva già disputato otto partite con la maglia del Napoli. Aveva già realizzato due gol, di cui uno tutt'altro che banale contro la Lazio, e si stava già imponendo come punto di forza della squadra di Luciano Spalletti. Input confermati da tutta la stagione visto che, a fine campionato, il centrale sudcoreano è stato premiato come miglior difensore della Serie A.
Ciò che è successo dopo è storia nota a tutti. Forte di una clausola risolutoria inserita nell'accordo al momento delle firme, Kim dopo quell'annata aveva solo l'imbarazzo della scelta sul dove proseguire la sua carriera. Ha scelto il Bayern Monaco e anche in Germania - come in Italia, come prima in Turchia... - si sta imponendo come centrali di assolutissimo livello panchinando De Ligt.
Storia nota è però anche ciò che è accaduto al Napoli, che sapeva con largo anticipo dell'addio del suo centrale eppure solo ad agosto ha ufficializzato il suo sostituto. Che non era né la prima, né la seconda, né la terza scelta e così via... Natan sbarca a Napoli dopo una lunga serie di obiettivi falliti. Dopo aver appurato che Scalvini sarebbe costato quanto Kim al Bayern, che Kilman non era poi troppo convinto di lasciare la Premier League e che Danso - dopo un lungo tira e molla - ha alla fine deciso di rinnovare col Lens. Nel mezzo tentativi piuttosto concreti anche per Mavropanos, poi andato al West Ham, Murillo del Corinthians e Sutalo, ex Dinamo Zagabria finito all'Ajax. Alla fine è arrivato Natan, 2001 dello Stato di San Paolo che in Brasile s'è messo in luce con la maglia del Red Bull Bragantino.
Arrivato in prossimità della prima giornata di Serie A, Natan un mese e mezzo dopo il suo arrivo a Napoli non ha ancora visto il campo. In queste settimane è stato sempre accantonato in nome di un periodo di adattamento necessario per capire una nuova lingua e imparare un nuovo calcio. A questo s'è aggiunto qualche problemino fisico che però, secondo l'allenatore, è ora definitivamente alle spalle: "Vi avevo spiegato che abbiamo avuto la sosta per farlo lavorare. Ora pare non abbia più problemi fisici, aveva un problema al ginocchio. E' più vicino a entrare in questa squadra, ma voglio far sì che ci siano buone condizioni", ha detto ieri l'allenatore del Napoli che stasera potrebbe lanciarlo dal primo minuto al fianco di Rrahmani per iniziare a capire davvero di che pasta è fatto un difensore arrivato solo dopo una lunga serie di no. Ma con la piena approvazione di quel settore scouting che, solo un anno fa, ha estratto dal cilindro due giocatori pregiatissimi.
Ciò che è successo dopo è storia nota a tutti. Forte di una clausola risolutoria inserita nell'accordo al momento delle firme, Kim dopo quell'annata aveva solo l'imbarazzo della scelta sul dove proseguire la sua carriera. Ha scelto il Bayern Monaco e anche in Germania - come in Italia, come prima in Turchia... - si sta imponendo come centrali di assolutissimo livello panchinando De Ligt.
Storia nota è però anche ciò che è accaduto al Napoli, che sapeva con largo anticipo dell'addio del suo centrale eppure solo ad agosto ha ufficializzato il suo sostituto. Che non era né la prima, né la seconda, né la terza scelta e così via... Natan sbarca a Napoli dopo una lunga serie di obiettivi falliti. Dopo aver appurato che Scalvini sarebbe costato quanto Kim al Bayern, che Kilman non era poi troppo convinto di lasciare la Premier League e che Danso - dopo un lungo tira e molla - ha alla fine deciso di rinnovare col Lens. Nel mezzo tentativi piuttosto concreti anche per Mavropanos, poi andato al West Ham, Murillo del Corinthians e Sutalo, ex Dinamo Zagabria finito all'Ajax. Alla fine è arrivato Natan, 2001 dello Stato di San Paolo che in Brasile s'è messo in luce con la maglia del Red Bull Bragantino.
Arrivato in prossimità della prima giornata di Serie A, Natan un mese e mezzo dopo il suo arrivo a Napoli non ha ancora visto il campo. In queste settimane è stato sempre accantonato in nome di un periodo di adattamento necessario per capire una nuova lingua e imparare un nuovo calcio. A questo s'è aggiunto qualche problemino fisico che però, secondo l'allenatore, è ora definitivamente alle spalle: "Vi avevo spiegato che abbiamo avuto la sosta per farlo lavorare. Ora pare non abbia più problemi fisici, aveva un problema al ginocchio. E' più vicino a entrare in questa squadra, ma voglio far sì che ci siano buone condizioni", ha detto ieri l'allenatore del Napoli che stasera potrebbe lanciarlo dal primo minuto al fianco di Rrahmani per iniziare a capire davvero di che pasta è fatto un difensore arrivato solo dopo una lunga serie di no. Ma con la piena approvazione di quel settore scouting che, solo un anno fa, ha estratto dal cilindro due giocatori pregiatissimi.
Altre notizie
Ultime dai canali








Primo piano