Il 17 agosto al Corciano Festival si presenta il volume "La Rai in Umbria" di Alvaro Fiorucci e Gino Goti
Propone 110 personaggi, da Biagio Agnes a Sergio Zavoli, da Maurizio Costanzo a Paolo Valenti, dai giornalisti, tecnici e impiegati della prima sede inaugurata il 3 ottobre 1959 in via Baglioni, a quelli che nel complesso di via Masi, sempre a Perugia, dal 1981 hanno potenziato il radicamento sul territorio e, decenni dopo, l'hanno coltivato con la rivoluzione digitale quelli che raccontano, con fatti rilevanti, aneddoti sconosciuti e curiosità inedite, il giornalista Alvaro Fiorucci, già responsabile della sede umbra, e il regista Gino Goti nel libro "La Rai in Umbria", pubblicato da Morlacchi Editore. Il volume sarà presentato nuovamente il 17 agosto alle 18.30 al Corciano Festival, al Chiostro del Palazzo Comunale, di Corcianon Piazza della Rinascita a Massa Martana, nell'ambito della rassegna "Pagine sotto le stelle" delle Giornate Massetane, alla presenza di Luca Ginetto, caporedattore della Rai Umbria. Il libro racchiude oltre 60 anni di storia del servizio pubblico radiotelevisivo. Ecco, dunque - si spiega in una nota degli autori -, Claudio Villa che arriva rombando per corso Vannucci e non si toglie la tuta da motociclista neppure per registrare il suo programma, i retroscena delle sfide di Todi e Gubbio a "Campanile sera" condotto anche da Mike Bongiorno ed Enzo Tortora, quindi l'imprevisto successo negli anni '60-'70 di "Qua e là per l'Umbria" un varietà in dialetto interpretato, tra gli altri, da Rita Dottorini e Pasquale Lucertini diventato fenomeno di massa.
E poi nel 1979 la nascita dei telegiornali e della programmazione locale della Terza Rete, così da dare voce a tutte le realtà della regione e garantire copertura immediata e una diffusione nazionale come mai prima ai grandi fatti della cronaca. In campo tante professionalità che si sono formate in questo periodo: Paolo Meattelli a Lamberto Sposini e tanti altri che qui hanno avviato importanti cammini professionali. Una storia che gli autori raccontano, da dietro le quinte anche nel suo intrecciarsi con le trasformazioni politiche e sociali del paese. Quindi, oltre sessanta anni di storia del servizio pubblico radiotelevisivo, con fatti rilevanti, aneddoti sconosciuti e curiosità inedite.