Pescara in vendita agli australiani: i dettagli dell’operazione

Questo il compromesso per accelerare i tempi: i tre imprenditori firmeranno un accordo di durata biennale, vincolato ai lavori di restyling dello stadio Adriatico. Se entro il 2024 non ci saranno novità, le azioni torneranno nelle mani dell'attuale proprietario del Delfino. Nonostante i vincoli, lo stadio avrà comunque bisogno di urgenti ritocchi per essere adeguato alle nuove disposizioni Fifa, altrimenti rischierebbe di uscire dalla mappa degli impianti idonei ad ospitare gare della massima serie e di livello internazionale, come avvenuto in passato. Il sindaco Masci e il presidente paiono ottimisti, anche perché grazie ai fondi del Pnrr potrebbe essere più facile dribblare i vincoli della Soprintendenza.

Il secondo step del cambio alla guardia del Pescara avverrebbe quindi nel 2024, una volta sbloccata l'operazione-stadio. Solo allora gli imprenditori italo australiani rileverebbero tutte le quote detenute e diverrebbero proprietari del club con una quota di maggioranza. Difficile strappare maggiori informazioni sull'identità dei possibili nuovi soci e sui progetti tecnici immediati (ci sarebbe un patto di riservatezza e mezzo milione di penale).