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Pordenone Calcio: Ramarri a due velocità
venerdì 14 dicembre 2018, 10:34In Copertina
di Redazione TuttoPordenone
per Tuttopordenone.com
fonte Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa

Pordenone Calcio: Ramarri a due velocità

Corre il Pordenone in campo. Non altrettanto veloce è la raccolta fondi attraverso il progetto di Bestequity Crowdfunding Pordenone 2020.

I ramarri si presenteranno all’appuntamento della diciassettesima di andata di domani pomeriggio (16.30) al Bottecchia con il Gubbio di Nanu Galderisi vantando ben 5 punti di vantaggio sulla Fermana, 6 su Triestina, Vis Pesaro e Ternana. Gli umbri hanno sprecato mercoledì sera il primo jolly per avvicinarsi ai neroverdi perdendo il posticipo della sedicesima a Bolzano con il Sudtirol (1-2, in gol Tait e Turchetta per gli altoatesini, Bifulco per i rossoverdi). Ora anche vincendo l’ultimo recupero che resta loro da giocare con la Sambenedettese non arriverebbero comunque ad agganciare il Pordenone.

Se al De Marchi la soddisfazione per il passo di corsa del ramarro è più che evidente, non si registrano salti di gioia guardando il totalizzatore del crowdfunding. A ieri pomeriggio infatti erano stati raccolti solo quindicimilacinquecento Euro da parte di 18 richiedenti. D’accordo, siamo in periodo natalizio e la data di scadenza della raccolta è ancora lontana (15 marzo 2019), ma lontano è anche l’obiettivo dichiarato di duemilioniduecentomila Euro. L’andamento lento del Bestequity Crowdfunding Pordenone 2020 non sembra aver rovinato l’umore di Mauro Lovisa.

“Ho già spiegato – ha detto il numero uno neroverde a Telepordenone – che abbiamo avuto qualche problema tecnico che ha rallentato, anzi bloccato, le operazioni nei primi giorni. Resto convinto della positività di questa iniziativa. Il calcio d’oggi – ribadisce il suo nuovo concetto guida – non vive più di presidenti-padroni. I club devono essere sostenute da più soci. Ho avuto il consenso delle istituzioni e dell’imprenditoria. Mi aspetto che ora si passi dalle parole ai fatti”.

Fra il popolo neroverde si sta insinuando il timore che un eventuale fallimento dell’operazione porti a un disimpegno dello stesso re Mauro.

“Assolutamente no – tranquillizza Lovisa -. Non lascerò il Pordenone. Certo la constatazione che la crescita della società non interessa alla città, alla provincia e alla regione stessa mi lascerebbe profondamente deluso e potrebbe farmi rivedere i miei ambiziosi progetti. Sono convinto però – si riprende subito re Mauro – che tutto andrà per il meglio, che il Pordenone continuerà a crescere sia a livello di prima squadra (l’obiettivo resta la srie B entro il 2020, anno del centenario neroverde, ndr) che a livello del settore giovanile che già ora viene riconosciuto come uno dei migliori d’Italia. Stiamo pensando – ribadisce re Mauro - anche a una stretta collaborazione con il Cordenons, sui cui rettangoli potrebbe giocare il Pordenone B, la nostra seconda squadra”.