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ESCLUSIVA TMW - Lega Pro, Marani: "Playoff spettacolari: la media di 30mila spettatori lo conferma"TUTTO mercato WEB
lunedì 29 maggio 2023, 13:34Serie C
di Claudia Marrone
fonte Niccolò Ceccarini, dal Museo del Calcio
esclusiva

Lega Pro, Marani: "Playoff spettacolari: la media di 30mila spettatori lo conferma"

A trentotto anni dalla tragedia che ha sconvolto l'Italia e il mondo del calcio, si è tenuto quest'oggi, al Museo del Calcio di Coverciano, l'incontro in memoria delle 39 vittime dell' "Heysel" di Bruxelles, dove si giocò la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool.
Presenti all'evento, il presidente dell’Associazione fra i Familiari delle Vittime dell’Heysel Andrea Lorentini, il direttore del Centro Tecnico Federale di Coverciano Maurizio Francini, l’ex difensore della Juventus Sergio Brio (tra i protagonisti di quella partita) e l'attuale presidente della Lega Pro (anche presidente della Fondazione Museo del Calcio) Matteo Marani, che ha poi parlato in esclusiva a TuttoMercatoWeb.com: "È stata la tragedia più grande dello sport italiano, quelle 39 vittime rimangono una ferita aperta, una lacerazione che non si è mai riemarginata davvero. Una delle poche cose che possiamo fare, e che abbiamo l'obbligo di fare, soprattutto in qualità di Museo del Calcio, visto che costruiamo la storia del calcio italiano, è ricordare ogni 29 maggio questa pagina: anche ai ragazzi delle scuole stamani dicevo che dobbiamo ricordare che lo sport non è solo successi e momenti esaltanti, ma anche eventi luttuosi che vanno ricordati. E quella dellHeysel è stata una vergogna che l'Europa e tante istituzioni belghe, e la UEFA di allora, hanno sulla coscienza: è una pagina brutta che investe tutti, ed è grottesco che qualcuno ne abbia fatto una questione di bandiera. Quei ragazzi sono i morti dell'Italia prima e del calcio poi. E la presenza di Brio, visto che si contestarono anche i festeggiamenti successivi, è stata significativa, non banale: la sua presenza ha avuto un fortissimo valore".

Probabilmente, al tempo, i calciatori non si resero davvero conto di quello che stava succedendo, lo capirono tardi...
"È difficile applicare con gli occhi di oggi una cosa di 38 anni fa, quando le informazioni circolavano in modo diverso. Oggi con i telefonini e i social le cose si sanno in tempo reale, allora era impossibile avere le immagini: Brio ha raccontato che loro seppero solo in parte di ciò che stava succedendo, ma credo anche al tempo i giocatori non avessero la sensibilità che si è sviluppata adesso. In quegli anni sembrava impensabile fermare il calcio, non era usuale, oggi invece di fronti a certi eventi ci fermiamo. E questo è un passo importante".

Come importante è vedere che i ragazzi, magari neppure nati allora, abbiamo sensibilità su questo tragico evento.
"Il fatto che venga ricordata questa tragedia, anche da parte di ragazzi che al tempo non c'erano ma hanno avuto conoscenza del disastro tramite nonni e genitori, oppure tramite eventi come questo, è positivo. È l'occasione per dire mai più. Anche se c'è da tenere ancora alta la concentrazione su tante cose".


Spostiamo invece al campo. Tema caldo le Seconde Squadre: se ne vedranno, oltre alla Juve Next Gen, nel prossimo torneo di Serie C?
"Le Seconde Squadre sono un argomento importante, leggo dichiarazioni di club di A interessati, ma dobbiamo ancora capire i passaggi, come avviene l'inserimento di queste seconde squadre in un campionato che ha le sue regole e il suo format: domani ci sarà il Consiglio Federale, ne capiremo di più. Anche perché non so quanti club siano davvero interessati, comunque le società di A fanno riferimento al Presidente Casini, ma noi conosciamo i criteri di ripescaggio e dell'eventuale inserimento di quei club: un quadro generale di regolamento c'è, una strada tracciata, anche grazie al mio predecessore, c'è. Vedremo".

Nota conclusiva ai playoff, i suoi primi da presidente. È soddisfatto di quello che sta vedendo?
"È molto divertente questa fase, si gioca ogni tre giorni, i risultati si ribaltano, si respira passione. Come tutte le cose, però, anche questa situazione ha il suo lato crudele, per così dire, l'esser dentro o fuori dopo una gara è alle volte brutto, ma lo sport è anche questo. I playoff di Serie C sono però uno spettacolo, e lo dice il pubblico, nelle prime cinque gare abbiamo avuto una media di 30mila spettatori, e Rai 2 nella finale sarà sicuramente un ottimo ritorno di immagine. C'è grande richiamo".