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GRAVINA VS SIBILIA, È INIZIATA LA GUERRA PER IL VERTICE DELLA FIGC
sabato 21 novembre 2020, 18:22Primo Piano
di Redazione TuttoPotenza
per Tuttopotenza.com
fonte primativvu.it

GRAVINA VS SIBILIA, È INIZIATA LA GUERRA PER IL VERTICE DELLA FIGC

Elezioni in vista alla Figc e iniziano le solite pantomime con l’azionamento ad orologeria della macchina del fango.
Così possiamo commentare l’esposto del Codacons contro la figura di Cosimo Sibilia, presidente della Lnd e vice presidente vicario della Figc.  Nella giornata di ieri, infatti, è stata evidenziata una presunta incompatibilità tra il numero uno della lega dilettanti ed una legge del 1953, che sottolinea come un parlamentare non possa ricoprire nessun ruolo in federcalcio.

Un attacco strumentale, che avviene a pochi mesi dalle elezioni che si terranno in Figc, visto che finora nessuno si è mai ricordato di tale presunta incompatibilità. Al tempo stesso, come sottolineato da Cosimo Sibilia in un comunicato stampa, “numerosi sono i presidenti non solo di associazioni di diritto privato come le Leghe, ma di Federazioni sportive nazionali e di enti di promozione che sono stati e sono ancora oggi in carica, pur servendo il Paese come parlamentari”.

Ad ogni modo, quanto sollevato dal Codacons, non troverebbe nessun riscontro dato che la LND è una lega privata e, come tale, si sovvenziona con fondi privati e non pubblici: argomentazione già sufficiente per rispedire al mittente le accuse.

Intanto, lontano da occhi indiscreti, è iniziata la faida interna alla Figc per tentare la scalata ai vertici del calcio italiano.
Gravina contro Sibilia, con lo spettro di un Tavecchio che non vuol far altro che vendicarsi.
Nel 2017, infatti, Tavecchio fu sfiduciato proprio da Cosimo Sibilia in Consiglio Federale costringendolo alle dimissioni!

E adesso?! Gravina, per provare ad ostacolare Sibilia, ha cambiato la legge elettorale per la Presidenza della LND: prima servivano 9 designazioni ed ora ne bastano solo 5 (ricordiamo che la designazione spetta ad ogni Comitato Regionale, al Dipartimento Interregionale ed al Dipartimento Calcio a 5).

Probabilmente qualcuno ha  spinto Tavecchio, ricordiamo 77enne, a candidarsi alla Presidenza della LND, ma evidentemente, qualcuno, ha capito di non avere spazio e di non riuscire a presentare la candidatura, soprattutto dopo il manrovescio ricevuto dal Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI, inerente la questione Commissariamento del Dipartimento di Calcio a 5. La Cassazione del diritto sportivo, infatti, ha ripristinato il Commissariamento, a suo tempo deliberato da Cosimo Sibilia, che era stato messo in discussione da Gravina.

Per questo motivo il ragioniere di Ponte Lambro batte in ritirata e prova a candidarsi in Lombardia: una scelta abbastanza riduttiva per un dirigente che, come ultima esperienza, annovera quella di Presidente Federale. Da sottolineare, però, come il distratto Tavecchio abbia dimenticato tuttora di ricoprire dei ruoli, non di poco conto, all’interno dell’amministrazione della LND servizi e della LND immobiliare.

È evidente che c’è un braccio di ferro politico tra Gravina e Sibilia, che in questi anni si sono mal tollerati.
Gabriele Gravina, per non rispettare l’accordo scritto nel 2018 per la Presidenza Federale, che prevedeva il cambio di testimone con Sibilia nel 2020, sta provando in tutti i modi ad ostacolare il suo vicario. Sibilia, dal canto suo, è molto più tranquillo e resta in attesa, per rispondere, come è abituato, con i fatti.

La guerra per la scalata ai vertici del calcio italiano è appena iniziata.