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FATELI GIOCARE!
lunedì 29 marzo 2021, 21:23Primo Piano
di Redazione TuttoPotenza
per Tuttopotenza.com

FATELI GIOCARE!

Tra le tante attività martoriate dalla attuale pandemia rientrano certamente le Scuole Calcio le quali, a parte qualche timido segnale di ripresa (post prima ondata corona virus) nei mesi di settembre e ottobre 2020, hanno visto sospendere nuovamente i propri impegni a causa delle continue restrizioni targate Covid-19. Tralasciando le conseguenze economiche ricadute sulle società calcistiche, i più penalizzati dalla pandemia sembrano in questo momento essere gli atleti, il vero cuore pulsante di ogni squadra. Migliaia di ragazzi giovanissimi sono costretti oggi a stare in casa senza una valvola di sfogo, senza i propri compagni di “spogliatoio” e senza i consigli dei propri “mister”, insegnanti di vita, prima che di calcio. Oggi abbiamo deciso di chiedere direttamente ad alcuni di questi ragazzi cosa si prova a vivere all’interno di una situazione così surreale, che ha bloccato il mondo dello sport giovanile e alla quale purtroppo, come afferma amareggiato uno di loro, “ci siamo quasi abituati”. Ringraziamo pertanto la Società SantaMaria Potenza, fucina di giovani calciatori e calciatrici del capoluogo lucano ed in particolare il presidente Alessandro Chiorazzo, il quale ci ha permesso di intervistare e cercare di capire gli stati d’animo dei propri allenatori e ragazzi. Pasquale e Oriana, giovani atleti rappresentanti della categoria degli “esordienti” del SantaMaria Potenza, alla domanda su come ci si sente lontani dai campi di gioco sono d’accordo nel rispondere in coro: “Molto tristi!”. Oriana poi continua dicendo: “Mi manca allenarmi in compagnia dei miei amici che mi supportano sempre. Mi manca aiutare un compagno a rialzarsi, anche dopo una caduta causata da me. In realtà mi manca tutto del calcio!”. Pasquale invece ci ricorda che: “Lo sport è uno sfogo. Mi aiuta molto quando sono arrabbiato o semplicemente quando ho bisogno di liberare la mente e ho voglia di divertirmi.”. La conclusione è dunque scontata ed è condivisa da entrambi: “Quanta voglia abbiamo di tornare sul campo? Infinita!”. Egidio e Fabiano invece sono due ragazzi più grandi, categoria “giovanissimi”, e si concentrano sulle conseguenze fisiche e mentali causate da questo stop allo sport. “Stare lontano dai campi è molto stressante sia a livello fisico che psicologico” dice Fabiano “si cerca di fare attività fisica in casa ma non è la stessa cosa ovviamente.

Come mi sento? Beh penso che come me si sentano tutti coloro che amano e praticano lo sport in generale, dato che lo sport è un vero e proprio stile di vita.”. Egidio invece, portierino di belle speranze, afferma: “Di questo stop, che dura ormai da un anno, ne risente non solo la mia mente ma anche il mio fisico e infatti quando siamo tornati ad allenarci, quei pochi giorni a febbraio, la fatica si provava fin da subito. Le cose che ci mancano di più sono sicuramente i compagni, il clima dello spogliatoio, la gioia dopo una vittoria, la delusione dopo una sconfitta e, soprattutto, quel maledetto pallone che ormai fa parte di noi.”. Terminiamo con Giorgio, categoria “allievi”, che spende bellissime parole anche per la propria Società: "Il Santamaria ci è stata sempre vicino in questa particolare situazione; sono anni che ne faccio parte e posso dire con certezza che non è una scuola calcio come tutte le altre, è una grande famiglia che ti accoglie e ti forma, non solo come calciatore, ma anche come persona. Un grande gruppo composto da persone simpatiche ma allo stesso tempo serie e determinate nel proprio lavoro.”. Continua poi raccontandoci che: “La voglia di tornare a giocare è implacabile. Lo sport per me è tutto, non so davvero come farei senza, essendo la sola cosa che mi aiuta a disconnettermi dal mondo esterno e concentrarmi su un unico obiettivo.”. Il messaggio quindi è chiaro: “Nonostante questo brutto periodo, noi siamo comunque uniti come una vera squadra e non vediamo l’ora di tornare.” conclude Giorgio. Cosa ne pensano però i “mister” della situazione di questi splendidi e genuini ragazzi? E che consigli si sentono di dare loro? L’abbiamo chiesto a Rocco, Antonello, Gigi e Tonino, tutti allenatori e collaboratori tesserati per il SantaMaria Potenza. “La pandemia che purtroppo è scoppiata - dice mister Rocco - ha sferzato duri colpi ad ognuno di noi, danneggiando non solo le attività dal lato economico, ma anche e soprattutto da quello umano. È triste stare lontano dai ragazzi e dai campi di gioco. Di colpo, è come se venisse a mancare la condivisione, che è propria dello spirito di squadra, la gioia del sacrificio e l’entusiasmo. Tutte caratteristiche, queste, che appartengono ad ogni piccolo aspirante calciatore che ho allenato negli ultimi anni.". Conclude poi: "Non perdiamo occasione per sentirci con i mezzi offerti dalla tecnologia; inventiamo infatti sessioni di allenamento in videochiamata per stimolare i ragazzi a fare sport, anche perché sono certo che quando si potrà tornare a giocare sarà più bello abbracciarci dopo un gol.”