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Adesso è ufficiale, in arrivo una C Elite e una D Elite mentre dal 2024/2025 solo due Leghe professionisticheTUTTO mercato WEB
martedì 27 luglio 2021, 18:27Primo Piano
di Redazione 1 TuttoPotenza
per Tuttopotenza.com
fonte FIGC

Adesso è ufficiale, in arrivo una C Elite e una D Elite mentre dal 2024/2025 solo due Leghe professionistiche

Il tavolo di lavoro sulla riforma dei campionati e le domande di riammissione e di ripescaggio in Serie B e Serie C sono stati gli argomenti principali trattati in occasione della riunione odierna del Consiglio federale, durante la quale il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha presentato una bozza di riforma del sistema ispirata ai principi di sostenibilità e stabilità. “E’ tempo di cambiare per dare una prospettiva di lungo termine al calcio italiano”, ha dichiarato Gravina aprendo la discussione in Consiglio dopo aver inviato ieri un documento a tutti i presidenti delle componenti.

Crisi economica e difficoltà gestionali sono gli argomenti principali che hanno spinto il presidente federale a trovare delle soluzioni per creare le condizioni migliori per svolgere l’attività sportiva in maniera programmata. Il progetto sviluppato su più annualità prevede la creazione, a partite dalla prossima stagione sportiva, di una C Elite e di una D Elite per aggredire una delle criticità economiche più grandi del sistema: il salto di categoria. Raffreddamento del sistema, contenimento dei costi e una nuova suddivisione delle risorse sono gli obiettivi dichiarati della bozza di riforma. Con l’avvio della stagione sportiva 2024/2025, l’obiettivo di Gravina è ridurre a due il numero delle Leghe professionistiche alle quali delegare l’organizzazione dei campionati professionistici. Partendo dal principio dei vincoli e dei blocchi a livello statutario che impediscono l’approvazione di un qualsiasi progetto di riforma del sistema, Gravina ha annunciato che è sua intenzione convocare un’Assemblea straordinaria entro la fine del mese di novembre per aggiornare lo Statuto della FIGC.

Il numero uno della FIGC ha spiegato come la riforma non debba essere incentrata sul format dei campionati e sul numero delle società iscritte, ma sia quanto mai necessaria per ridurre il divario nella ripartizione delle risorse tra i diversi campionati: “Il nostro sistema sta conoscendo una delle sue crisi più profonde – ha ribadito nella conferenza stampa che ha fatto seguito alla riunione del Consiglio - e le difficoltà che sta attraversando mettono a dura prova diversi settori legati all’industria del calcio”.