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tmw / potenza / Primo Piano
Il Rieti è in vendita...
sabato 21 settembre 2019, 18:41Primo Piano
di Redazione TuttoPotenza
per Tuttopotenza.com
fonte Ilmessaggero.it

Il Rieti è in vendita...

«Spendo o vendo? Vendo, questo è certo, ma non si dica che non abbia speso, perché negli ultimi cinque anni il Rieti lo ha gestito il sottoscritto, la sua famiglia e le sue aziende. Punto».
Chiaro e sibillino, Riccardo Curci, presidente irritato dallo striscione che nella serata di ieri parte della tifoseria gli ha fatto trovare esposto sulle cancellate d'ingresso dello Scopigno, al quale adduce anche delle motivazioni, alimentando dei sospetti.

CURCI ATTACCA LA PIAZZA
«La cosa che mi ha dato terribilmente fastidio - dice - è quanto accasuto ieri: nulla questio sulla scritta, però perché si fanno certe azioni due giorni prima della partita? Che disegno c'è dietro? Io non voglio gratitudine su quello che ho fatto, ma qualcuno dimentica quello che succedeva fino a cinque anni fa quando si giocava alle 11 di mattina in Eccellenza. Perché si scrive che il Comune deve chiudere questo stadio? Cosa c'è di male? E' arrivata gente che in tre partite hanno portato cinquemila spettatori? Perché non si scriveva questo cinque anni fa? Questa è la cosa che mi ha infastidito maggiormente, ma uscire alla vigilia di una partita del genere mi fa pensare male».

IO, SOLO IO, IO E BASTA
Una cosa, però, il presidente ci tiene a sottolinearla ed è riferita alla sua gestione, in solitaria da cinque anni, senza alcuni socio al suo fianco. «Se il Rieti calcio è in serie C questo lo si deve solo a Curci e alla sua famiglia ed i sacrifici che nesunno può negare - spiega alzando anche il tono della voce -. Io credo che almeno una o due persone su cento la pensa come me: ma ho capito una cosa e cioè che questo non è più il mio mondo. Procuratori falsi che promettono e non mantengono, idem per altre figure. Io sono abituato a stringere la mano, un gesto che per me vale più di una firma davanti a un notaio. Io vendo, questo è certo: però, ripeto, perché oggi succede tutto questo?».

CURCI "SPONSOR" DI MARIANI
La sua presenza in conferenza stampa l'aveva in qualche modo preventivata «perché il Mariani uomo e allenatore merita la mia stima, la mia fiducia, il mio apprezzamento, perché ha sempre dato il massimo e se qualcuno pensa che la pesante, pessima, vergognosa sconfitta di Caserta possa essere imputata solo a lui, ha capito male. Il primo responsabile semmai sono io, ma le undici persone che sono entrate in campo nel primo tempo potevano fare di meglio perché visto il rendimento casalingo, tutto potevo immaginare tranne quel tracollo. Di conseguenza ho deciso di dare fiducia a un uomo che la merita: ottima persona, ottimo allenatore, un grande uomo. Per qualcuno non sarà Guardiola o Allegri, ma il rispetto va prima di ogni cosa. Domani avrà la possibilità di dimostrare il proprio valore. Era doveroso spiegare certe scelte».

MA DA QUELLA GARA...
Quell'1-6 però, potrebbe aver rappresentato davvero la sua ultima da presidente di questa società: ormai è certa la vendita, bisogna aspettare solo di conoscere il nome del compratore o dei compratori. «Io domani me ne sto a casa ma mi auguro che la tifoseria possa sostenere la squadra e questo uomo vicino a me (Mariani, ndr) e spingerla verso la vittoria. E domani chi non farà il proprio dovere e non darà il massimo, andrà in tribuna: questo è palese. Ma questa situazione di confusione non ci aiuta. Da questo momento in poi non leggerò più nulla, ma ripeto, leggere che lo stadio vada chiuso è vergognoso: che cosa abbiamo fatto di male per "meritarci" la chiusura dell'impianto? Fino a cinque anni fa giocavamo in campo dove sembrava davvero uno scherzo doverci andare, oggi invece pur confrontandoci con squadre che hanno calcato campi di serie A, si scrive "il Comune chiuda lo stadio"? Lasciamo stare...».