Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / reggina / Le notizie
L'ultima trovata della FIGC: "Algoritmo in caso di stop definitivo della A"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 31 maggio 2020, 12:16Le notizie
di Redazione Tuttoreggina
per Tuttoreggina.com

L'ultima trovata della FIGC: "Algoritmo in caso di stop definitivo della A"

"Classifica cristallizzata, algoritmo per il titolo", scrive Gazzetta dello Sport in merito al piano B della FIGC in caso di stop definitivo del campionato di serie A. Ma a questo punto anche per le altre categorie ancora non formalmente arrivate al finale di stagione.

"Al calcio italiano, nel malaugurato caso di dover ricorrere al piano C per la sospensione in corsa del campionato, servirebbe Alan Turing con una delle sue macchine. Il matematico inglese che decriptò i codici cifrati dei nazisti, fu anche il papà della definizione moderna di algoritmo. Anche se il pallone non lo faceva impazzire, era invece un ottimo maratoneta (sfiorò la qualificazione alle Olimpiadi del 1948), sarebbe stato comunque un prezioso consulente per aiutare il Consiglio della Figc a scrivere la classifica «cristallizzata». Citata da Gabriele Gravina a Sky Sport: «In caso di stop definitivo - ha detto il presidente federale - ci sarà una cristallizzazione della classifica, bisognerà far ricorso a un algoritmo che tenga conto di diversi fattori legati a elementi oggettivi».

Cosa conterà

Ma che cos’è questo algoritmo? Una serie di parametri, con differenti «pesi», da utilizzare nel caso, per esempio, di stop definitivo con squadre che hanno giocato un numero differente di partite. Facciamo un esempio: si parte, poi ci si deve interrompere e devi compilare le griglie di playoff e playout (il piano B) o addirittura sei costretto a fermarti di nuovo, stavolta definitivamente (piano C) e a sospendere quando alcune squadre hanno già giocato il loro turno di campionato e altre devono farlo. Che fai? Naturalmente faticheresti a decidere con la squadra x che ha giocato 35 partite e che è sopra di un punto o due alla squadra y che ne ha disputate 34. Devi studiare un criterio che metta insieme diverse voci. La Lega Pro aveva proposto per la C (che invece ora dovrebbe ripartire con playoff e playout) la media punti/partite per decidere la quarta promossa in B ( designando il Carpi, che era sotto la Reggiana ma aveva giocato una gara in meno). La Figc deciderà in base a un numero maggiore di «voci», tutte però relative al merito sportivo della stagione. Si potrà scegliere fra media punti/partita, differenza casa-trasferta (ma è l’era delle porte chiuse), calendario che ti aspetta (devi giocare per esempio con le prime tre), differenza reti, gol fatti. E pure la distanza dal traguardo, interrompere a sei giornate dalla fine è un conto, a due un altro...

Playoff a tre griglie

Si deciderà tutto l’8 giugno. Le regole vanno fissate prima di ripartire. Certo Gravina premette a tutto la fiducia che non si debba ricorrere a nessun piano alternativo: «Ci siamo tolti un peso: il calcio esce rafforzato e armonioso». E polemizza: «Abbiamo convissuto in questi mesi difficili con mecenatismo e cialtronismo». Ora anche con due paracadute, il famoso algoritmo e ancor prima i playoff-playout. Quest’ultima è una prospettiva a cui i tre quarti dei club non vorrebbero aderire neanche sotto tortura. Ma che fa parte del gioco. La Figc vorrebbe coinvolgere tutte le squadre in tre griglie (playoff scudetto a sei ma con i posti Champions assegnati alle prime quattro della classifica fino all’interruzione?). Al di là del titolo, dei posti nelle coppe e delle retrocessioni, una posizione di campionato migliore determina una maggiore quota di diritti tv. Ma sono tutte formule che si spera di non dover utilizzare..."