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tmw / reggina / L'angolo dei Tifosi
L'ANGOLO DEI TIFOSI - Ecco le nuove mailTUTTO mercato WEB
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
martedì 15 agosto 2017, 00:35L'angolo dei Tifosi
di Redazione Tuttoreggina
per Tuttoreggina.com

L'ANGOLO DEI TIFOSI - Ecco le nuove mail

Ecco i pensieri dei tifosi amaranto pervenuti alla nostra casella mail.

Potete continuare ad inviare le vostre considerazioni all'indirizzo tuttoreggina@libero.it.

Buongiorno Redazione,

Ci eravamo organizzati da Riace (paese dei Bronzi sulla costa Jonica nella provincia di RC) per partecipare a una partita vera di coppa Italia tra Reggina :Catanzaro per il 13 agosto.
Abbiamo convinto 10 amici (tifosi dei vecchi tempi) tutti entusiasti della faccenda.
Purtroppo, grazie alla "super" programmazione della giunta comunale della "città metropolitana",
non si è potuto fare, perché la partita è stata spostata per il 20.08., giorno di partenza per la maggiore parte di presenti sulla spiaggia di Riace e fine delle vacanze estive.
Non è stato possibile partecipare e tifare dal vivo per la ns amata Reggina.
Grazie a questo paese dei "ciucci" dove non funziona un bel niente ......
L'ultima partita ufficiale era il 05. Maggio è ad oggi non sono iniziati i lavori di manutenzione.
Rimpiango i tempi di Foti dove ogni estate c'era una partita vera al Granillo, dove noi fuori dalla Calabria avevamo la possibilità di contribuire e dare supporto alla Reggina.
Un saluto è sempre forza Reggina

Emmanuele

LA REDAZIONE RISPONDE: Emmanuele, il problema non è Foti o Praticò, il problema è che lo stadio, vuoi per lassismo, vuoi per difficoltà economiche, non è pronto e lo stadio non è in gestione alla Urbs Reggina 1914. DColpa di qualcuno? Può darsi. L'importante è che l'impianto venga adeguato e sistemato al meglio. Purtroppo è stato sfortunato: proveremo a farvi vivere l'emozione dello stadio tramite le nostre righe...Un saluto!

Caro Direttore,

mi sorprende che della mia ultima e-mail abbia preso la parte marginale, la meno rilevante,  cioè quella parte che fa riferimento all'affidamento della gestione del Granillo, mentre non ha colto il suo vero senso, peraltro già espresso in quella precedente, cioè la critica che faccio a quei giornalisti che espongono i fatti in modo confuso sia dal punto di vista cronologico sia per l' identità dei soggetti protagonisti delle vicende. 

Tuttavia mi lascio trascinare nella sua esposizione di difesa ad oltranza della scelta di aver dato il Granillo in gestione alla Reggina Calcio.

Ribadisco, però, che di tale gestione né la città né la struttura, hanno tratto  beneficio, anzi. Basti pensare ai danni economici subiti dai contribuenti reggini per il mancato pagamento del canone d'affitto, dopo il 2007, peraltro circa duemila euro al mese, una miseria per una struttura simile. Lei lo prende sotto gamba quest'aspetto?

Ricorda in che condizioni fu restituita la struttura al Comune e  i sacrifici che ha dovuto fare la Reggina di Praticò ? Il tabellone luminoso, mi riferisco naturalmente a quello iniziale del Granillo, per essere chiari quello a lampadine, è funzionate ancora. Lei mi ha scritto: "...lo stadio ha avuto un restyling, in particolare nella zona Tribuna Ovest...", io toglierei il "in particolare" e scriverei "solamente", perché gli altri settori non hanno ricevuto alcun maquillage. Ci si occupò solo della tribuna ovest perché era il settore dei vip e bisognava salvaguardare l'immagine.

Nessuna manutenzione ordinaria, invece negli altri settori, basti pensare ai bagni fatiscenti ed ai sedili divelti in gradinata.

Lei mi ha anche scritto "...Anche se non siamo in piena contezza delle opere previste in capo all'ex club del presidente Foti...". Invece dovrebbe averla la contezza per fare una cronaca seria quando scrive l'articolo "REGGINA - Le vicende dello stadio Granillo: dalla concessione del 2007, al progetto di un nuovo impianto, alle problematiche di oggi". Cronaca parziale, scarsamente obiettiva, omissiva di vari elementi rilevanti. Eppure la fonte c'è l'aveva in casa, doveva ricordarselo ciò che su Tuttoreggina il 22/04/2010  il suo collega

Danilo Mancuso scrisse. Se non ricorda, questo è il link: 

http://www.tuttoreggina.com/le-notizie/le-iene-al-granillo-ecco-svelato-l-arcano-1657.

L a sua risposta alla mia e-mail non è stata edificante come la precedente, perché quando mi scrive "Al di là di qualche rata non saldata..." dimostra con quale leggerezza affronta

la questione. Qualche rata...? Ma lei

scherza. Al 2007, anno della sottoscrizione della convenzione, la Reggina  Calcio aveva un debito con il Comune di Reggio Calabria di oltre due milioni di euro. Debito che avrebbe dovuto sanare con la realizzazione dei lavori che poi non sono stati effettuati. Soldi non della Giunta Comunale, non del Consiglio Comunale ma dei cittadini reggini.

Con quei soldi, forse il Granillo non sarebbe stato un problema per i Reggini, anzi sarebbe stato fonte di guadagno.

A questo punto mi sorge un dilemma, la sua è solo ingenua dimenticanza ed irresponsabile superficialità o sfrenato desiderio di difendere qualcuno? Fa parte anche lei di quella cerchia di  giornalisti che mistificano e minimizzano gli eventi a favore di un loro protetto? 

Spero proprio di no.

Certo quella dell'ex Presidente Foti fu un'idea encomiabile,  ma non poteva essere realizzata, forse aveva trovato i canali giusti,  ma bisognava offrire garanzie. E garanzie non ce n'erano. Quale "pazzo" avrebbe investito in una società con grandi problemi economici,  con una richiesta di fallimento in corso, in una squadra militante in un campionato di scarso  richiamo mediatico ed  espressione di una città che offre pochissimo o niente. Fu inevitabile che l'idea non fosse potuta essere realizzata.

A mio parere, l'ex Presidente vide ormai la fine della sua società e di conseguenza anche della sua  esperienza calcistica e  cercò di dare gli ultimi colpi di coda per risolvere una situazione ornai  drammatica e  incancrenita, ma senza riuscirci. Non mancò, naturalmente,  il giudizio "interessato" di un suo collega che addebitò  l'insuccesso all'attuale Sindaco.  

Cordialmente

Piero

LA REDAZIONE RISPONDE: Carissimo Dottore, una cosa o è o non lo è. Non può lodare e elogiare una persona o un professionista come un giornalista o un imprenditore e poi sospettare di qualche connivenza. Stavolta è inciampato su questa voglia sfrenata di giudicare tutto e tutti schierati o schierabili: ma ognuno ha una sua forma mentis e interprteta il "potere informativo" in base ai propri usi e consumi. La storia professionale di chi si occupa e cura questa Testata Giornalistica, TuttoReggina.com, è notoria e inattaccabile, seppur giovane: ci permetta lo sfogo, ma a questo gioco non ci prestiamo. Sulla vicenda stadio, si è incartato. A nostro avviso è inutile stare lì a rivangare il passato, una rata pagata o cento rate non pagate, pur non sottovalutando che il danno alla comunità di un bene pubblico, è comunque notevole, anche se parlioamo di 5mila euro. Ma non siamo in un'aula ditribunale e non siamo inquirenti autorizzati a montare processi. Gli incassi da stadio, almeno sino a quando la Reggina è stata una strapotenza calcistica del meridione (e non può dire no, i fatti lo dimostrano, vada a vedere quanti giocavi sono stati sfornati dal Sant'Agata, anche in tempi di difficoltà, 2013-2014), incidevano per un 1% o forse meno sull'attivo del club, risultando assolutamente insignificanti. Figuriamoci adesso, visto che la URBS Reggina è stata costretta a chiudere un settore per mancanza di fondi!!! Noi non difendiamo proprio nessuno, che si chiamo Foti, Praticò, Falcomatà, Scopelliti, Reale o Licandro. Noi abbiamo semplicemente sottolineato che lo stadio Granillo, nell'anno del Signore 2017, gestito dall'Ente comunale, è inadeguato ed è una sorta di cattedrale del deserto che non vedrà più i pienoni degli anni belli della A. Solo e soltanto questo: conviene su questo oppure no? Reggio Calabria può permettersi la costruzione di una nuova casa per il calcio e per la Reggina? Non siamo amministratori e non abbiano alcun potere decisionale, ma forse quell'obiettivo è meno arduo di quanto si possa pensare. E se si può fare un tentativo va fatto. Se non adesso, in tempi di maggiore stabilità economica (se vi saranno).