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Età, gol, trascorsi e costi. Fino a che punto regge il paragone tra Dovbyk e Dzeko?TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 14:08Serie A
di Raimondo De Magistris

Età, gol, trascorsi e costi. Fino a che punto regge il paragone tra Dovbyk e Dzeko?

La notizia rilanciata ieri in Catalogna di un Artem Dovbyk che può lasciare la Roma dopo una sola stagione ha scosso non poco l'ambiente Roma. Ha soprattutto diviso. C'è chi pensa che bisognerà favorire questo affare dopo una stagione sufficiente ma al di sotto delle aspettative e chi, al contrario, che bisogna dare ancora fiducia all'acquisto principe dell'estate 2024. A un centravanti che dopo aver vinto il titolo di Pichichi in Liga s'è trasferito nella Capitale per 30.5 milioni di euro più 5.5 di bonus e un ulteriore 10% sulla futura rivendita a favore del Girona, ovvero il club che secondo 'Sport' vuole riacquistare Dovbyk e in cui il calciatore s'è fin qui espresso meglio.

Chi pensa che continuare ad avere fiducia in Dovbyk sia la soluzione migliore nelle ultime ore ha ricordato soprattutto l'impatto che ebbe alla sua prima stagione Edin Dzeko. Un parallelo che oggi in conferenza stampa ha ripreso anche Claudio Ranieri: "Io ancora ci credo in Dovbyk. E' un giocatore che ha fatto notevoli progressi. Non è un'acquisto sbagliato. Ci sta chi si adatta prima e chi dopo. Voi ricordate Dzeko. Lui ci ha portato tanti punti importanti. Come primo anno è positivo. Deve migliorare perché ha i mezzi e le capacità per farlo". Ma regge il confronto tra i due?


Dzeko si trasferì alla Roma per 15 milioni di euro complessivi a 29 anni. Lo fece nel pieno della sua carriera, dopo aver portato a casa una Bundesliga col Wolfsburg e due Premier League col Manchester City. Tre campionati vinti da protagonista. Quando si trasferisce alla Roma Dzeko è una star che nel primo anno tradisce le attese salvo poi rifarsi con gli interessi nelle stagioni successive. La sua prima Serie A si conclude con otto reti, più altri due in Champions League. Meno reti rispetto alle aspettative ma tanta, tantissima personalità per andare oltre. E dimostrare poi tutto ciò che ha dimostrato nella Capitale: in sei stagioni ha complessivamente realizzato 119 gol.

Dovbyk s'è trasferito nella Capitale alle cifre sopracitate a 27 anni. Due anni prima di Dzeko, ma anche con una carriera completamente diversa alle spalle. Lo scorso anno al Girona ha vissuto la sua prima stagione in un grande campionato, per distacco il migliore della sua carriera. In bacheca oltre a un paio di coppe c'è un solo campionato vinto, ma in Danimarca. Con la maglia del Midtjylland. Alla sua prima stagione con la maglia della Roma è a quota 16 reti complessive, di cui undici in campionato. Di media un gol ogni 190 minuti. Sono numeri discreti se sei il centravanti della Roma, che possono migliorare e migliori di quelli di Dzeko che però aveva un'altra personalità rispetto a un personaggio schivo e silenzioso come l'ucraino. E forse proprio su questo dovrà interrogarsi la dirigenza giallorossa ancor prima che sui suoi numeri: Dovbyk è un buon goleador che può arricchire il suo rendimento ma probabilmente non sarà mai un leader. Un vero trascinatore. Alla Roma che verrà va bene un numero 9 così?