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tmw / roma / Editoriale
Dopo una tre giorni da sogno (o da incubi) tenetevi pronti: siamo davanti a un calciomercato e a un valzer della panchine mai visto primaTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:01Editoriale
di Marco Conterio

Dopo una tre giorni da sogno (o da incubi) tenetevi pronti: siamo davanti a un calciomercato e a un valzer della panchine mai visto prima

Stanotte, che notte. I sogni di Napoli, le speranze dei tifosi dell'Inter. Appesi a un filo, a una speranza, che cada l'avversaria, che ai blocchi di partenza aveva un solo favore del pronostico: quello di non giocare le Coppe con Antonio Conte in panchina. Troppo poco per pensare che gli azzurri fossero qui, da favoriti, col destino nelle proprie mani, e invece Aurelio De Laurentiis ha costruito ancora una volta un progetto azzeccato affidando agli uomini giusti le chiavi della sua fuoriserie. Che magari farà un giro veloce e poi si scontrerà con un altro destino, col pilota che vestirà probabilmente il bianconero di casa Juventus. Ma che brividi, e che emozioni. E poi Simone Inzaghi, che ha 20 milioni di motivi per dire sì all'Arabia Saudita e il Napoli da battere e i qatarioti di Parigi da sconfiggere in Germania. Che giro del Mondo, che vortice di pensieri. E poi finiranno lì, ancora una volta, sul nerazzurro e sull'Inter, su un futuro ancora insieme. Stasera siamo pronti a vedere e vivere abbracci e delusione, lacrime e rabbia, rimpianti e dolore.

E poi ancora domenica, la Juventus che conti alla mano e Conte nelle speranze vuole la Champions ma davanti ha un Venezia con l'acqua alla gola e costretto a salvarsi. E che dire dell'Empoli, che farà lo stesso col Verona, che mica può star tranquillo ad aspettare Romeo dal balcone, perché la salvezza è ancora da conquistare matematicamente e a cader giù è un sospiro. Così pure il Lecce si gioca le ultime chance, così nei piani alti Claudio Ranieri allenerà per un'ultima volta, lontano dalla sua Roma, prima di nominare l'erede al Papato. La Lazio che spera, la Fiorentina aggrappata agli inciampi altrui. Sarà una tre giorni da sogni, ma pure fatta di malinconici spettatori. Il Milan da tregenda, fuori da tutto, in campo in un triste sabato sera contro il Monza che non è più quello della grandeur d'un tempo, dal dopo Silvio Berlusconi.



E poi preparatevi, perché siamo davanti a un valzer di panchine mai visto.
Qualche previsione, valida al ventitre maggio, sovvertibile a ogni ventiquattro che arriverà. Antonio Conte alla Juventus, Massimiliano Allegri primo e grande nome per il Napoli. Il Milan che aspetta Vincenzo Italiano ma pure Roberto De Zerbi, e chissà che non pensi anche a Roberto Mancini. L'Atalanta che se saluta Gian Piero Gasperini (rimarrà, ma è la carta 'alternativa' per Juve e Roma), può andare a Thiago Motta. La Fiorentina divisa tra la conferma di Raffaele Palladino e tre nomi: Marco Baroni (se lascia la Lazio, e allora occhio ad Alberto Gilardino e al Mancio), Maurizio Sarri e soprattutto Daniele De Rossi. Sulla Roma viviamo di sensazioni e poche certezze. Sul Bologna siamo appesi a quel che vorrà fare Vincenzo Italiano, altrimenti chissà che Sarri non scelga la Via Emilia. E poi via andando tutti gli altri, a cascata, a caduta libera. Aspettando anche le riflessioni nelle mura domestiche degli Inzaghi, tentati dai milioni sauditi ma alla fine legati a doppia mandata all'Inter che sarà ancora l'amore nerazzurro. Anche se vincere la Champions potrebbe essere una ciliegina straordinaria, chissà, per abbracciarsi per un'ultima volta.