
Roma, Koné stupisce la Francia: cosa gli manca per diventare un top player?
La prestazione scintillante di Manu Koné in Ucraina-Francia ha conquistato i cuori dei tifosi francesi, tanto da accendere il dibattito in Patria: com’è possibile che un talento simile giochi alla Roma e non in una delle grandi potenze europee? La risposta, probabilmente, sta in un dettaglio che ancora non gli permette di affermarsi come uno dei centrocampisti più forti in Europa: il gol.
Koné è un centrocampista totale, moderno, capace di abbinare corsa e letture difensive a una naturale propensione all’inserimento senza palla. Non a caso, è spesso lui a presentarsi in area avversaria, creando occasioni da rete. Tuttavia, quando si tratta di finalizzare, il francese risulta poco cinico sottoporta, sprecando tutto il lavoro preparatorio. Un chiaro esempio è la clamorosa chance sprecata contro il Bologna a tu per tu con il portiere avversario a pochi metri dalla porta.
Trasformando questo pensiero in numeri, è evidente come Koné debba migliorare nell’apporto realizzativo. Nella passata stagione il numero 17 giallorosso si è imposto come uno dei migliori centrocampisti del campionato, segnando però appena 2 gol a fronte di 34 conclusioni totali. Di queste, 20 sono finite fuori dallo specchio, 14 in porta, con 2 legni e ben 3 grandi occasioni sprecate. Tutto ciò si traduce in una percentuale realizzativa che non va oltre il 6%.
Koné resta comunque un calciatore straordinario, già oggi tra i più completi del campionato italiano. Ma il salto di qualità passa obbligatoriamente da un miglioramento in zona gol. Sotto la guida di Gian Piero Gasperini, tecnico che di centrocampisti goleador se ne intende, potrebbe arrivare la svolta definitiva.
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