
Il vice-allenatore della Roma, Gritti: "Gasperini è davvero un visionario"
Tullio Gritti, storico braccio destro del tecnico della Roma Gian Piero Gasperini - prima come collaboratore, poi da secondo del tecnico di Grugliasco - nel corso dell'intervista rilasciata ai canali ufficiali giallorossi ha parlato del salto fatto in questa stagione da Bergamo alla Capitale.
Gasperini l’ha conosciuto incrociandolo sui campi di calcio o dopo?
"Ci ho giocato contro e gli ho fatto gol, quando lui stava al Pescara… Ma il rapporto vero nasce al Genoa nel 2006. Io ero già lì e facevo parte dello staff di Vavassori, mentre lui fu ingaggiato da Preziosi come allenatore. In un primo momento mi affidarono i fuori rosa della prima squadra, dato che i tesserati erano tanti. Successivamente, lui stesso mi propose di entrare nello staff e da quel momento ho sempre lavorato con lui, eccezione per la parentesi di pochi mesi all’Inter in cui il mister non riuscì a portare con sé tutti i suoi collaboratori".
E qual è la peculiarità che il mister apprezza maggiormente del lavoro che lei svolge?
"Al di là del lavoro quotidiano sul campo, ci sono stima e fiducia reciproca, ci sono sempre state. E ormai basta soltanto uno sguardo per capirci, senza nemmeno parlare. Lavorare con lui ti arricchisce totalmente. È davvero un visionario, riesce a capire in anticipo cose che altri non colgono. Con lui il calcio lo vedi e lo vivi in tutte le sue sfaccettature".
Com’è stato passare da una piazza come quella di Bergamo a quella di Roma?
"La differenza maggiore è nel sapersi muovere in una realtà così grande, con il traffico della Capitale soprattutto… (ride, ndr) Ma ci stiamo abituando. Ed è stato bello, in questi primi tempi, andare in giro per la città con il mister e raccogliere il calore dei tifosi. Stiamo lavorando bene".
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