
Tutto Soulé spalle di Matias
Pian piano si alza il livello delle avversarie, ma il risultato non cambia: la Roma di Gasperini vince e non subisce gol. Calcio d'estate che va preso con le pinze. Nonostante ciò, i giallorossi stanno dando l'impressione di continuare sul percorso tracciato da Claudio Ranieri nella passata stagione.
Gasperini sta cercando di dare la propria idea tattica di gioco e quello che stiamo vedendo in campo è una sorta di ibrido che finora sta ottenendo risultati.
Il tecnico è alle prese con qualche difficoltà tra nuovi calciatori, arrivati da pochissimo, alcuni titolari avuti quasi mai a disposizione e una condizione atletica da preparazione estiva. In attesa di capire di più sulle situazioni legate a Pellegrini e Dybala, con Dovbyk rientrato da pochissimo e Ferguson ancora in fase di ambientamento, l'attacco della Roma ha un grande protagonista. Stiamo parlando di Matias Soulé. Nonostante qualche imprecazione di Gasperini, come quella lanciata dopo un passaggio sbagliato dell'argentino, il numero 18 è l'uomo fondamentale della squadra.
L'Atalanta di Gasperini era estremamente brillante in avanti, frutto di un connubio tra gioco e tasso tecnico dei vari Lookman, De Ketelaere, Retegui e chi prima di loro. Questa brillantezza nella Roma ancora non si vede, perché fondamentalmente manca il giocatore migliore (Dybala). Ecco che in questo vuoto di potere, Soulé sta emergendo come uomo fulcro della manovra, degli assist e, come contro il Lens, del gol.
Non è un caso che appena si sia accasciato a terra, per poi essere sostituito per una lieve distorsione alla caviglia, chi era davanti alla TV abbia tremato.
Considerato come il reparto difensivo sia una garanzia e come il centrocampo sia abbastanza affidabile, per avere una Roma al top manca ancora la spinta dei quinti e maggiore brillantezza in avanti. Per questo ci sono ancora più di 20 giorni.







