Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche
tmw / salernitana / Serie C
Fabio Brini: "Salernitana grande piazza, merita una stabilità societaria importante"TUTTO mercato WEB
ieri alle 22:49Serie C
di Daniel Uccellieri

Fabio Brini: "Salernitana grande piazza, merita una stabilità societaria importante"

Ascolta il podcast
tmwradio /
00:00
/
00:00
Fabio Brini, tecnico che in carriera ha allenatore Salernitana, Ternana e Foggia fra le altre, è intervenuto nel corso dell'appuntamento pomeridiano di A Tutta C, trasmissione in onda su TMW Radio e su Il 61, canale 61 del digitale terrestre. La stagione è ormai alle porte, siamo nella fase dei ritiri e del calciomercato. Parto dalle sue ex squadre: la Salernitana, per esempio, sarà una protagonista? Purtroppo c’è stata la retrocessione nello spareggio finale con la Sampdoria, ma è arrivato Faggiano che sta facendo un grande mercato. La vede come una delle strafavorite? "Credo di sì, anche se devono sfoltire un po’ la rosa per reinvestire su giocatori importanti. In questo momento sono un po’ in standby per questo motivo, ma penso sarà una delle squadre protagoniste del campionato". Nel girone C ci sono piazze come Benevento, Catania, Crotone: nomi importanti e squadre strutturate. Si dice sempre che il girone C è il più complicato, ma è davvero così? "Il girone C è sempre stato caratterizzato da piazze importanti, con tifosi incredibilmente calorosi. Però serve altro: servono società solide, strutturate, servono giocatori di livello. Anche l’aspetto economico diventa fondamentale. È un girone affascinante, ma ci vuole organizzazione per affrontarlo". A proposito di piazze importanti: Salerno. I tifosi hanno dovuto incassare una doppia retrocessione e anche la squalifica di quattro mesi per le trasferte. È un momento difficile per una piazza caldissima come quella di Salerno. "Credo ci voglia una stabilità societaria importante in una piazza come Salerno, che ha sistematicamente 15.000 spettatori e molti di più quando è in Serie B. Meriterebbe certamente di più, ma serve programmazione e continuità. Troppo spesso arrivano gruppi che si presentano come “salvatori della patria” e poi all’atto pratico non lo sono. Dispiace, perché parliamo di piazze fondamentali per il nostro calcio". Un’altra sua ex squadra è il Foggia. Oggi è stato ufficializzato il -3 di penalizzazione per ritardi nei pagamenti. Lì ci sono stati anche problemi più complessi, con inchieste e indagini. Nonostante tutto è arrivato un grande allenatore come Delio Rossi. "Come hai detto bene, il mercato è un po’ bloccato: i calciatori non hanno la tranquillità necessaria per esprimersi. È una piazza difficile, ma quando c’è una società forte si possono superare anche problemi di questo tipo. Mi auguro che, come Salerno, anche Foggia ritrovi la tranquillità che serve a far valere il potenziale enorme di queste città". Delio Rossi può portare entusiasmo a Foggia? "Sicuramente sì: è un nome importante che dà entusiasmo. Ma poi servono i risultati, servono i giocatori e serve quella tranquillità che permetta ai ragazzi di lavorare. Se manca, diventa tutto più difficile: se si scende in campo senza serenità o addirittura con la paura di uscire dallo stadio, è complicato fare bene". Anche la Ternana deve trovare stabilità. La conferma di Liverani è una base importante? "Sì, la Ternana era convinta di poter fare il salto, ma non è successo. C’è delusione, ma la conferma dell’allenatore è già un segnale importante. Senza stabilità societaria è sempre tutto più complicato: siamo solo all’inizio, ma è proprio ora che si vedono i programmi per la stagione". C’è una piazza a cui lei è legatissimo anche da giocatore: Ascoli. La società è cambiata, si lavora per costruire la squadra. Che sensazioni ha? "Quest’anno credo possano fare qualcosa di importante: sono arrivati personaggi che conoscono l’ambiente e stanno lavorando bene. È una piazza che ha fatto tanta Serie A, ma questo diventa anche un “target” che crea aspettative alte. E quest’anno torna il derby con la Sambenedettese dopo 39 anni: un evento che vale quasi come un secondo campionato". Andrà a vedere il derby? "Probabilmente sì, almeno una delle due partite. Sicuramente sarà un derby sentito, ma il fatto che probabilmente non verranno fatti arrivare i tifosi ospiti toglie un po’ di entusiasmo". Chiudiamo sul VAR: c’è l’introduzione della tecnologia, anche se in maniera “soft”. Cosa ne pensa? "Sono favorevole al VAR. L’unica cosa che non condivido è la mancanza di uniformità: le regole devono essere uguali per tutti. Non è possibile che per un arbitro un tocco di mano sia rigore e per un altro no. Questo crea contrasti e fastidio a chi guarda le partite".