
Diversi calciatori sopravvalutati per l'ennesima prestazione horror della Salernitana
La Salernitana stecca ancora, e lo fa nel modo peggiore, attraverso una prestazione imbarazzante, senza nerbo e in palese confusione tattica. Quello di Firenze sarebbe dovuto essere solo un incidente di percorso; viceversa, a noi è sembrato che la Salernitana non abbia mai realmente innescato la marcia, e la sconfitta contro un Bologna organizzato ha rappresentato solo la naturale conseguenza di un cammino ormai segnato. Un destino che richiama una sigla, che non vogliamo scriverla, un po' per scaramanzia e anche perché il calcio resta sempre una variabile impazzita, ma immaginare un cambio di rotta della squadra, tra l'altro contro Atalanta, Milan e Juventus, ci sembra operazione un tantino azzardata, che va ben oltre il sano ottimismo.
Troppo brutta per essere vera ma, forse, anche decisamente sopravvalutata. Almeno per quanto visto sino ad oggi. Non è mai bello fare i nomi ma l'affare Ederson - Lovato, a distanza di un anno, si può dire che è stato un bel vantaggio per l'Atalanta. Il brasiliano ha faticato all'inizio ma poi si è preso la scena ed oggi è un pilastro per Gasperini. Viceversa, Lovato continua a sfornare prestazioni deludenti, intrise di disattenzioni, che nel match contro il Bologna è costato il due a zero per gli ospiti. Ma cosa è successo a Coulibaly? Possono ancora giustificarsi le sue anonime prestazioni attraverso l'alibi della condizione fisica? Ma Bradaric? Zero cross dal fondo, zero assist e poca presenza in fase di costruzione. Per non parlare di Pirola, su cui la Salernitana ha investito ben 5 milioni di euro. Pessima prestazione anche di Dia, che ha rischiato anche di salutare anzitempo la compagnia per una reazione che gli sarebbe potuto costare il rosso. Gettare la croce addosso Legowski e Ikwuemesi non ci sembra giusto, ma al momento non sembrano quegli elementi pronti per risollevare le sorti della squadra.
Non ha funzionato nulla, e anche le scelte di Inzaghi hanno fatto discutere, sia nella scelta dell'undici base che nel modulo. La Salernitana è sembrata poco più di una sparring in partner di un'avversaria forte, in cui il trainer Thiago Motta ha lavorato molto sulla costruzione del gioco del basso; qualità, questa che ha letteralmente annichilito i granata, che l'hanno praticamente vista mai.







