
20mila persone per squadra a rischio C: società, che occasione stai sciupando! Il gol di Simy boccia Valentini
Code nelle ricevitorie per tutta la settimana, appelli sul web, la provincia che ha partecipato in massa, una città intera che sin dalle prime luci del mattino ha popolato le strade creando un clima di partecipazione collettiva davvero incredibile ed emozionante. Non vogliamo romanzare o incensare per un click, semplicemente ci sembrava doveroso aprire l'editoriale di stasera con un plauso alla tifoseria granata. Due anni horror, rischio doppio salto all'indietro e il popolo salernitano si è dimostrato corretto, civile, sportivo, innamorato, coinvolgente, capace di portare sugli spalti 20mila spettatori.
Se la stessa squadra perde fuori e vince in casa, al punto da essere sesta nella speciale classifica relativa ai match casalinghi, è evidente che la differenza l'abbia fatta il pubblico. 20mila persone che non hanno assistito alla gara, ma che l'hanno giocata insieme ai calciatori trascinandoli e aiutandoli come ammesso dai protagonisti nel post partita. La società, oggi, ha perso un'altra occasione. 280mila spettatori hanno complessivamente seguito le partite casalinghe della Salernitana e oggi un grazie o un metterci la faccia sotto la curva sarebbe stato minimo sindacale. E invece niente, come sempre.
Iervolino guardi questa gente, ricordi come è stato accolto, si renda conto che i risultati sportivi della Salernitana sono fortemente legati alla simbiosi con la piazza e capisca che basta davvero poco per riconquistare la gente. Immaginate cosa sarebbe stato l'Arechi se oggi i granata avessero avuto la possibilità di competere per la promozione: probabilmente avrebbero dovuto aprire anche la curva Nord. E allora, cara società, salviamoci e poi un minuto dopo piazza pulita e progetto per riportare in A la Salernitana, pur con blasonatissime in arrivo dalla massima serie e tre club importanti saliti dalla C.
Quanto a oggi poco da dire: Salernitana generosa, combattiva, a tratti bella, contro un Mantova che gioca un bel calcio ma che forse si è specchiato. Possanzini ha un po' sminuito i meriti dei granata e l'importanza del fattore tifo, ma riteniamo che il risultato sia giusto. Peccato che dagli altri campi stiano arrivando risultati a sorpresa, tali da alzare la quota salvezza e da rendere decisivo lo scontro diretto di Genova. Se la Salernitana strappasse un risultato positvo, sarebbe quasi certa di evitare la C diretta.
Viceversa si giocherebbe l'ultima giornata da terzultima e col rischio di andare giù anche se vincesse al Tombolato. Insomma, a conti fatti, è cambiato poco o nulla purtroppo. E a Marassi saranno in 35mila, una bolgia con tanti big del calcio in tribuna e una rosa che, presa singolarmente, vale quantomeno la posizione del Pisa e dello Spezia.
Una riflessione finale su Valentini. Nessuno pensi che il sottoscritto abbia qualcosa contro qualcuno e giammai mi permetterei di entrare sul personale. Si parla di calcio e, dunque, di aspetto tecnico. Ebbene, Raimondo bocciato dal mister, Cerri in astinenza da quasi 4 mesi e Simy in gol certificano - ove mai ce ne fosse bisogno - il flop totale del suo lavoro. Non lo avesse messo scriteriatamente ai margini della rosa, al pari di quel Breda che sarebbe uno degli artefici principali della retrocessione, forse oggi avremmo qualche punto in più. Speriamo di non avere troppi rimpianti il 13 maggio...







