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SAMPDORIA GONFIA LA RETE – Visione Gabbiadini, mentalità QuagliarellaTUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
mercoledì 23 gennaio 2019, 09:13News Doria
di Serena Timossi
per Sampdorianews.net

SAMPDORIA GONFIA LA RETE – Visione Gabbiadini, mentalità Quagliarella

L’analisi settimanale dell’attacco blucerchiato

La sintesi perfetta della prestazione blucerchiata di fronte alla Fiorentina la offre proprio mister Giampaolo nell’immediato post partita: “Abbiamo giocato al 30% delle nostre potenzialità, a sprazzi, senza continuità”. Sebbene a priori un punto in casa di una diretta concorrente fosse sicuramente un risultato gradito, l’evoluzione del match lascia la compagine doriana in balìa dei rimpianti, in gran parte dovuti all’incapacità di sfruttare a dovere la superiorità numerica di cui aveva beneficiato per oltre un tempo.

Nonostante la Fiorentina fosse in dieci uomini, la Samp non è riuscita a trovare gli spazi per scardinarne la difesa, ad eccezione del solito Fabio Quagliarella, che prima su calcio di rigore e poi su azione era riuscito a ribaltare il risultato dopo la doppietta di Muriel. Tuttavia, nei secondi finali, un blackout in occasione di uno schema su calcio di punizione ha portato al definitivo 3-3, risultato oggettivamente giusto per quanto espresso in campo, ma con la consapevolezza che una vittoria poteva essere centrata giocando con più convinzione, grinta, lucidità e con la giusta mentalità.

Torniamo spesso a parlare di mentalità: quell’attitudine che porta ad alzare l’asticella, ma nella quale la Samp dà l’impressione di essere deficitaria nei momenti clou della stagione. Chiaramente, la squadra di Giampaolo sta esprimendo un ottimo calcio, probabilmente al di sopra dell’intento con cui è stata costruita, e poco si può rimproverare se non, appunto, una mancanza di lucidità e cinismo in alcuni frangenti. Analizzando la prestazione dell’attacco, si registra il buon impatto sulla partita di Manolo Gabbiadini, entrato nella ripresa dimostrando che il suo mancino vellutato è lo stesso di qualche stagione fa. L’attaccante è apparso volenteroso, consapevole dei propri mezzi e con un feeling naturale con Fabio Quagliarella, perfettamente servito dal suo assist per il 3-2. Gabbiadini ha la visione di gioco che può consentire alla Samp di aumentare la pericolosità del fronte offensivo, offrendo un’alternativa meno prevedibile rispetto ai suggerimenti dalla trequarti. Una visione, quella dell’attaccante, non solo sul campo, ma anche in ottica posizionamento in classifica: non nasconde le ambizioni europee perché, al di là delle difficoltà del percorso, è lecito e doveroso fare il possibile per raggiungere quello che sarebbe un traguardo straordinario. Da segnalare inoltre i molti falli subiti, merito dell’indiscutibile tecnica del ragazzo nel proteggere palla, costringendo gli avversari al fallo quasi sistematico.

Alla prestazione positiva di Gabbiadini fa da contraltare quella negativa di Caprari, poco incisivo e facile preda dei difensori avversari nonostante la differenza di passo. L’attaccante romano mostra la consueta rapidità, ma lo scatto non si sposa con la lucidità nella giocata, portandolo a diversi errori nella scelta della soluzione più efficace. Anche Defrel, entrato per portare scompiglio nella Fiorentina in dieci, non attacca in profondità gli spazi e, pur sacrificandosi, difetta nei tackle, affrontandoli con meno convinzione del solito. Il top della forma sembra ancora lontano. La scelta di puntare su di lui, mandando Kownacki a farsi le ossa in prestito, risulta comunque la più logica per il bene di entrambi i giocatori: Defrel merita una chance (ha mostrato di avere qualità, ma deve recuperare condizione atletica), mentre il polacco necessita di continuità per crescere e dimostrare di avere la stoffa.

Capitolo Quagliarella: di fronte ad una delle migliori difese del campionato firma una doppietta che lo proclama capocannoniere e prosegue la scalata nell’albo dei bomber della Serie A di tutti i tempi. Non ultimo, segna da 10 gare consecutive e insegue Batistuta, ormai ad una sola lunghezza. Un esempio di classe, ma soprattutto di professionalità e di passione. L’esecuzione del momentaneo 3-2 è da manuale, sintesi di forza fisica, grinta e tecnica. E’ lui il miglior docente di mentalità vincente che si possa avere in rosa.