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DORIA ALE' CAMMINEREMO CON TE - Alla Scala del calcio la musica blucerchiata non c'èTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 21 febbraio 2018, 09:40News Doria
di Paolo Paolillo
per Sampdorianews.net

DORIA ALE' CAMMINEREMO CON TE - Alla Scala del calcio la musica blucerchiata non c'è

Quel che resta della notte di San Siro è – forse – una dose di rimpianto di ciò che poteva essere e non è stato. Viene in mente Coez, bella che non ti va di ballare, sei bella che quando balli le altre ti guardano male. Quando giochiamo, è difficile per gli altri. Non è stato così domenica sera. Difficile aggiungere qualcosa alle parole di Giampaolo di domenica sera. Si, merito del Milan senza dubbio, autore di una prova al limite della perfezione, sopratutto sotto il punto di vista dell'attenzione. Vero è, oltremodo, che la Sampdoria scesa in campo al Meazza non è stata mai in grado di impensierire il Diavolo nè di avere soluzioni alternative al palleggio in zona centrale. Tutto ciò, condito da un po' di timidezza in fase di palleggio, ha determinato la prestazione sciapa di domenica sera.

Nella zona nevralgica del campo, gli interpreti blucerchiati non hanno suonato la stessa melodia apprezzata da inizio anno. Sempre per rimanere con il cantante di origine campane, la musica non c'era domenica. Lenti, a tratti disorientati dai cambi di gioco del Milan e dalla continua pressione che i mediani rossoneri hanno riservato ai nostri. Lucas Torreira, stavolta, non è stato il solito e – di certo – il merito è anche dei turni di marcatura dedicati dai ragazzi di Gattuso. Cutrone, Bonaventura, Montolivo erano pronti a darsi il cambio per non far produrre gioco al folletto di Fray Bentos. La cosa è riuscita per quasi tutta la partita, anche se ci sono stati dei momenti dove la palla girava e sembrava la volta buona. Invece no, è mancato un pizzico di decisione e anche di assunzione di responsabilità, di timidezza di provare la giocata, quella giocata che avrebbe potuto scombussolare i piani milanisti.

Karol Linetty è stato il centrocampista che ci ha provato di più, anche se per palle perse (5) solo Quagliarella e Ramirez sono davanti a lui. Il calcione a Biglia è frustrazione piena, di una partita che non volevi giocare così e che non sei riuscito a riportare sui tuoi binari. Anche lui ogni tanto sembra essere sfiduciato dalla mancanza di spazi e di soluzioni. Prova anche due conclusioni ma entrambe sono ribattute dal muro milanista. Discorso a parte merita, invece, Edgar Barreto.

Reduce da una gran partita contro il Verona, il paraguaiano è sulle gambe e si vede. Mette il solito encomiabile impegno ma non basta. Gli errori sono molti e quasi sempre è in ritardo sulle discese di Rodriguez. Bonaventura lo perde lui, ma non solo nel gol, è tutta una partita ad inseguimento per l'ex Reggina nei confronti del numero 5 rossonero.

Altri minuti anche per Verre, che non avrà dato la scossa alla squadra, però si è fatto sentire, con alcuni falli e provando ad alzare il ritmo. Difficile, anche perché la squadra stava esaurendo energie. Energie che l'undici di Giampaolo sembrava non avere dal rigore di Rodriguez, quasi come se una mazzata li avesse intorpiditi, rendendogli poco sfacciati, disinvolti. Perché è con la leggerezza che questa squadra può provare a regalarsi un sogno ed è con leggerezza che questa squadra non deve mollare.