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tmw / sampdoria / News Doria
SAMPDORIA GONFIA LA RETE -  Tempo di bilanci, ecco da cosa ripartireTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 23 maggio 2018, 09:11News Doria
di Serena Timossi
per Sampdorianews.net

SAMPDORIA GONFIA LA RETE - Tempo di bilanci, ecco da cosa ripartire

L'analisi settimanale dell'attacco blucerchiato

Cala il sipario sulla stagione 2017/2018 ed è tempo di bilanci e considerazioni. La Sampdoria chiude al 10° posto, nella parte sinistra della classifica a cui aspirava a inizio stagione, ma con un velo di amarezza dovuto ad un finale sottotono dal punto di vista atletico, ma soprattutto psicologico. Un calo di tensione e concentrazione che ha impedito di conquistare, se non proprio quel sesto posto dal sapore di impresa, almeno l’ottavo, che sarebbe stato a quel punto un obiettivo realizzabile e doveroso per onorare campionato e tifoseria.

Nelle ultime tre partite l’attacco blucerchiato è riuscito a gonfiare la rete in una sola occasione (il goal della bandiera siglato da Kownacki con la Spal), arrendendosi di fronte alla difesa del Napoli e a quella certamente non impenetrabile del Sassuolo. Se la performance dell’attacco blucerchiato a Ferrara risulta fortemente penalizzata da due discutibili episodi arbitrali (il rigore concesso dal direttore di gara Di Bello e l’inflessibile secondo giallo a Caprari), dall’assenza prolungata di Zapata e dall’utilizzo ponderato di un Quagliarella fisicamente non al meglio, è altrettanto vero che cercare alibi di fronte a ripetute débacle in trasferta sarebbe poco obiettivo e controproducente.

Il reparto avanzato della Sampdoria ha ottenuto eccellenti numeri quest’anno: con 56 goal realizzati è il 7° attacco della Serie A a pari merito con il Milan, dietro a Lazio (89), Juventus (86), Napoli (77), Inter (66), Roma (61) e Atalanta (57). Una media di 1,47 goal a partita spesso non supportata, tuttavia, da prestazioni difensive sufficientemente attente (60 goal subiti, contro i 39 dell’Atalanta ad esempio. Dato ancora più lampante se consideriamo che il Crotone retrocesso ne ha subiti appena sei più della Samp).

A valorizzare gli schemi offensivi di Giampaolo è stato in primis Fabio Quagliarella, autentico trascinatore. Il bomber ha messo a tacere gli scettici, sovvertendo le regole anagrafiche e segnando ben 19 reti, piazzandosi quarto nella classifica marcatori. Positiva anche la stagione di Duvan Zapata, acquisto più oneroso della storia blucerchiata che ha ripagato la fiducia con 11 reti in 31 gettoni. Cinque sigilli a testa, invece, per Gianluca Caprari, che abbiamo visto all’occorrenza all’opera anche sulla trequarti, e per il talentino polacco Dawid Kownacki.

Da cosa ripartire, dunque, in vista della prossima stagione? L’attacco ripartirà da Quagliarella, ma attenzione a non commettere l’errore di gravare il giocatore partenopeo di troppe responsabilità. A 35 anni non si può pretendere che centri un’altra stagione da quasi venti goal e probabilmente il suo impiego dovrà essere dosato a seconda degli intoppi fisici. Per Zapata molto dipenderà dalle offerte che perverranno sul tavolo di Ferrero. Il colombiano è un elemento più che valido, ma quando la condizione fisica non è al top, come la sua fisicità impone, la sua incisività si riduce notevolmente. Una conferma sarebbe sicuramente meritata, ma di fronte ad una plusvalenza allettante qualche tentennamento sarebbe comprensibile.

Kownacki è stata una nota lieta, un giocatore tecnico e con un buon istinto del goal che necessita di ulteriore maturazione. La Samp potrebbe optare per diverse strategie: confermarlo come riserva forte del bagaglio d’esperienza acquisito quest’anno, lanciarlo come titolare (ma probabilmente sarebbe un azzardo), oppure consentirgli di farsi le ossa in prestito. Infine, c’è Caprari, giocatore dal potenziale non pienamente espresso. Un attaccante tecnico e rapido che non sempre ha sfruttato le chances a disposizione, ma che  potrebbe migliorare con un po’ di cinismo e malizia in più.

Infine, fondamentale è la comunione d’intenti, una chiara comunicazione tra allenatore e società. Se le sirene del Napoli non si concretizzassero, Giampaolo dovrebbe essere messo nelle condizioni ottimali per lavorare: occorre chiarezza nei programmi e negli obiettivi, per non trasformarsi in parafulmine nel caso in cui la squadra si trovasse in una condizione di classifica diversa (nel bene o nel male) da quanto inizialmente preventivato. Allo stesso tempo il mercato deve essere portato avanti nella piena considerazione del modulo utilizzato da un mister molto abile nel valorizzare i giovani. D’altro canto, Giampaolo dovrebbe cercare di risolvere il problema di personalità del gruppo, riducendo il gap tra le gare in casa e quelle in trasferta e lavorando molto sul piano motivazionale e caratteriale.