
Samp-Salernitana, dentro e fuori Marassi la protesta contro le istituzioni calcistiche
Sia all’interno sia all’esterno dello stadio Marassi nella serata di ieri, durante la sfida dei play out fra Sampdoria e Salernitana, sono andate in scena le proteste dei tifosi. Come preannunciato infatti una parte dei supporters granata, quella legata al Direttivo Salerno, è rimasta all’esterno dell’impianto genovese per protestare contro una partita che non si sarebbe dovuta giocare – vista la riscrittura della classifica arrivata a causa del caso Brescia e un mese di battaglie legali – esponendo lo striscione “Salerno non si piega”. Erano circa cinquecento e sono rimasti fuori per tutta la gara intonando cori contro le istituzioni calcistiche per la gestione pasticciata di questi play out. Una contestazione pacifica e che non ha portato a momenti di tensione anche per via del rispetto che vige fra le due tifoserie.
All’interno, in un settore ospiti che presentava comunque diversi vuoti a causa del boicottaggio adottato da una parte della tifoseria che probabilmente farà mancare la propria presenza anche all’Arechi, che potrebbe vedere ‘solamente’ 15-20 mila persone sugli spalti per la gara della vita. I presenti hanno esporto lo striscione “Difesa e fedeltà alla nostra città” e fatto sentire anche loro la propria voce nei confronti delle istituzioni sportive.
Proteste che hanno accomunato anche i tifosi della Sampdoria, che da ormai un mese respingono le accuse di favoritismi da parte della FIGC e della Lega B, che hanno esposto nell’intervallo numerosi striscioni che, letti insieme, producevano la scritta: “È da sempre che ve lo diciamo. Questo è il sistema calcio di merda che avete creato: squadre B per i vostri sporchi interessi, presidenti e dirigenti truffatori, società in continuo fallimento, codice di gradimento, divieti e repressioni, procuratori avvoltoi per calciatori mercenari e sono sempre i tifosi a pagare”.
All’interno, in un settore ospiti che presentava comunque diversi vuoti a causa del boicottaggio adottato da una parte della tifoseria che probabilmente farà mancare la propria presenza anche all’Arechi, che potrebbe vedere ‘solamente’ 15-20 mila persone sugli spalti per la gara della vita. I presenti hanno esporto lo striscione “Difesa e fedeltà alla nostra città” e fatto sentire anche loro la propria voce nei confronti delle istituzioni sportive.
Proteste che hanno accomunato anche i tifosi della Sampdoria, che da ormai un mese respingono le accuse di favoritismi da parte della FIGC e della Lega B, che hanno esposto nell’intervallo numerosi striscioni che, letti insieme, producevano la scritta: “È da sempre che ve lo diciamo. Questo è il sistema calcio di merda che avete creato: squadre B per i vostri sporchi interessi, presidenti e dirigenti truffatori, società in continuo fallimento, codice di gradimento, divieti e repressioni, procuratori avvoltoi per calciatori mercenari e sono sempre i tifosi a pagare”.
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