
Brescia, Castagnini: “Cellino avrebbe regalato il club, ma nessuno si è fatto avanti”
Continua a rilasciare dichiarazioni il direttore sportivo Renzo Castagnini, sempre riguardante la situazione riguardante il Brescia e Massimo Cellino. Di seguito le sua parole a Il Giornale di Brescia:
”La sensazione che avevo era di un presidente stanco, e che non ci fossero trattative in corso. Cellino avrebbe regalato il club pur di liberarsene. Lo dico con certezza, l’ha riferito più volte in mia presenza. Negli ultimi mesi però non si è fatto avanti nessuno, lo assicuro”.
“Certo. L’ho invitato ad andare avanti, a non mollare. Ci siamo sentiti, gli ho detto quello che pensavo. Ma i soldi li metteva lui, e dunque era l’unico a poter decidere. Lo contestano da due anni, è normale che uno si possa stancare. Non lo giustifico, né lo giudico. Siamo ovviamente dispiaciuti per questo epilogo.
Dal punto di vista imprenditoriale ne sa più di me, non posso dargli consigli. Se ha preso una decisione come questa l’ha fatto valutando tutti i rischi che può comportare. Era stufo di essere il bersaglio della contestazione dei tifosi, della quale peraltro non voglio entrare nel merito. Mi dispiace, perché sul campo avevamo conquistato una bella salvezza, per come si erano messe le cose”.
“Nelle ultime settimane mi sono allontanato perché non c’era nulla da fare, molto semplicemente. Se non aspettare le evoluzioni”.
”La sensazione che avevo era di un presidente stanco, e che non ci fossero trattative in corso. Cellino avrebbe regalato il club pur di liberarsene. Lo dico con certezza, l’ha riferito più volte in mia presenza. Negli ultimi mesi però non si è fatto avanti nessuno, lo assicuro”.
“Certo. L’ho invitato ad andare avanti, a non mollare. Ci siamo sentiti, gli ho detto quello che pensavo. Ma i soldi li metteva lui, e dunque era l’unico a poter decidere. Lo contestano da due anni, è normale che uno si possa stancare. Non lo giustifico, né lo giudico. Siamo ovviamente dispiaciuti per questo epilogo.
Dal punto di vista imprenditoriale ne sa più di me, non posso dargli consigli. Se ha preso una decisione come questa l’ha fatto valutando tutti i rischi che può comportare. Era stufo di essere il bersaglio della contestazione dei tifosi, della quale peraltro non voglio entrare nel merito. Mi dispiace, perché sul campo avevamo conquistato una bella salvezza, per come si erano messe le cose”.
“Nelle ultime settimane mi sono allontanato perché non c’era nulla da fare, molto semplicemente. Se non aspettare le evoluzioni”.
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