
Sampdoria, alla fine si gioca: fra rabbia per gli attacchi e carica agonistica in campo
Alla fine si gioca. La decisione del Tribunale Federale Nazionale ha respinto l'istanza presentata dalla Salernitana di fermare i playout dando quindi l'ok alla disputa del doppio confronto contro la Sampdoria che vale un posto nella prossima Serie B. Una decisione di cui il club blucerchiato prende atto e che semplicemente rispecchia la classifica ufficiale del torneo cadetto, andando ancora di più a fugare, se mai ce ne fosse stato ancora il bisogno, i dubbi sui presunti favoritismi della FIGC e della Lega di B nei confronti della società del presidente Matteo Manfredi.
Le parole di ieri di Manfredi
Concetto ribadito anche ieri dallo stesso numero uno doriano in un'intervista al Corriere dello Sport: "La conferma che fossero tutte illazioni l’abbiamo avuta quando il Brescia ha rinunciato al ricorso in appello accettando i 4 punti di penalizzazione inflitti in primo grado. Ora i danneggiati siamo noi, perché al netto di tempistiche che sono state regolari e hanno rispettato i vari step della giustizia sportiva, se i punti fossero stati decurtati durante la stagione, come fatto con il Cosenza, questa vicenda sarebbe finita in un altro modo".
Rabbia in campo
Adesso è tempo di pensare al campo e cercare di portare a casa la permanenza in categoria con una prestazione grintosa davanti al proprio pubblico (si va verso i 30mila spettatori). Dagli ambienti societari filtra rabbia per tutto ciò che il club ha subito in queste settimane. Illazioni e fango immotivati arrivati anche da Salerno. Rabbia che ora deve essere tramutata in carica agonistica in questo doppio confronto. Che vale una stagione. Che vale una seconda chance.
Le parole di ieri di Manfredi
Concetto ribadito anche ieri dallo stesso numero uno doriano in un'intervista al Corriere dello Sport: "La conferma che fossero tutte illazioni l’abbiamo avuta quando il Brescia ha rinunciato al ricorso in appello accettando i 4 punti di penalizzazione inflitti in primo grado. Ora i danneggiati siamo noi, perché al netto di tempistiche che sono state regolari e hanno rispettato i vari step della giustizia sportiva, se i punti fossero stati decurtati durante la stagione, come fatto con il Cosenza, questa vicenda sarebbe finita in un altro modo".
Rabbia in campo
Adesso è tempo di pensare al campo e cercare di portare a casa la permanenza in categoria con una prestazione grintosa davanti al proprio pubblico (si va verso i 30mila spettatori). Dagli ambienti societari filtra rabbia per tutto ciò che il club ha subito in queste settimane. Illazioni e fango immotivati arrivati anche da Salerno. Rabbia che ora deve essere tramutata in carica agonistica in questo doppio confronto. Che vale una stagione. Che vale una seconda chance.
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