
Pafundi alla Samp per svoltare la sua carriera. Una scommessa che nessuno vuol perdere
“Ho scelto la Sampdoria perché ho pensato che potesse essere il posto giusto per dare una svolta alla mia carriera”. Sono queste le parole che nella giornata di ieri l’attaccante Simone Pafundi ha pronunciato in conferenza stampa con l’Under 21 che questo pomeriggio (ore 18:15) sarà impegnata contro il Montenegro alla Spezia in una gara di qualificazione all’Europeo di categoria.
Il classe 2006, salito agli onori delle cronache suo malgrado per una precoce convocazione in Nazionale maggiore dall’allora ct Roberto Manciniche lo fece esordire in amichevole con l’Albania nel 2022, ha infatti bisogno di rilanciare la sua carriera nonostante sia appena agli inizi. Con l’Udinese, proprietaria del suo cartellino, non è riuscito a emergere collezionando sì 21 presenze fra Serie A e Coppa Italia, ma con un minutaggio molto basso. Meglio non è andata l’avventura in Svizzera con il Losanna dove dopo un buon inizio è finito ai margini fino al mancato riscatto e alla conclusione del prestito.
La Sampdoria ha scommesso su di lui per iniziare un nuovo corso che metta alle spalle le ultime annate no e Pafundi ha scommesso sulla piazza genovese per mettere in luce tutte le sue doti tecniche e mostrare quel talento che aveva fatto innamorare Mancini (“L'ho sentito solo il giorno dopo che sono arrivato a Genova”, ha detto Pafundi negando che ci fosse il suo zampino sull’arrivo in blucerchiato) tre anni fa.
Una scommessa per due che nessuno – né il giocatore, né il club e neanche l’Udinese – vuole perdere e che può regalare al calcio italiano un talento di grande prospettiva che finora è rimasto schiacciato anche da pressioni, soprattutto mediatiche, più grandi di lui.
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