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Dominguez: "Atleti, stasera basta un gol. CR7 mai leggenda"

ESCLUSIVA TMW - Dominguez: "Atleti, stasera basta un gol. CR7 mai leggenda"TUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
martedì 12 marzo 2019, 10:00Serie A
di Giacomo Iacobellis

Dici Atletico Madrid e non puoi certo non pensare ad Alvaro Dominguez. Ex difensore classe '89, canterano e spesso capitano dei colchoneros nel primo anno in panchina del 'Cholo' Simeone (vittoria dell'Europa League nel 2011-2012). Poi, le quattro stagioni e mezza al Borussia Monchengladbach con gli sfortunati problemi alla schiena che lo hanno costretto a ritirarsi a soli 27 anni. È proprio lui che TuttoMercatoWeb.com ha intervistato in esclusiva nel grande giorno di Juventus-Atletico, ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Con un lungo sguardo al passato, ma anche alla sua nuova vita da opinionista televisivo e agente.

Dominguez, questa Juventus crede ciecamente nella remontada. Quale risultato si aspetta stasera?
"È difficile prevedere cosa accadrà... All'andata l'Atletico è stato nettamente superiore, ma oggi si gioca in casa della Juve e i bianconeri restano senza alcun dubbio tra le favorite per vincere la Champions. Mi aspetto uno Stadium caldissimo e un Cristiano Ronaldo assai determinato, non sarà una serata tranquilla per i colchoneros".

Che tipo di partita dovrà fare l'Atletico per passare il turno?
"Per qualificarsi l'Atletico deve chiudersi bene e sfruttare un episodio, riuscire a segnare. Se la squadra di Simeone dovesse realizzare anche solo una rete, la remontada della Juve diverrebbe infatti molto, molto, complicata".

I due calciatori decisivi?
"Per l'Atletico Madrid dico Griezmann, per la Juve ovviamente Cristiano Ronaldo".

A proposito, a Madrid ha fatto discutere non poco l'ennesima frecciatina di CR7: "Io ho vinto 5 Champions, l'Atletico 0". Da cuore colchonero cosa ne pensa?
"Le dichiarazioni di Cristiano Ronaldo non mi sorprendono. Conosciamo tutti il suo ego smisurato, è uno che sa bene come farsi odiare sportivamente. Proprio a causa di comportamenti come questo, però, nella storia non sarà mai ricordato come una leggenda del calcio. Messi, Xavi, Iniesta e Zidane, ad esempio, non hanno mai perso tempo in futili provocazioni, strappando applausi in ogni stadio dove hanno giocato".

Proprio con lei in campo arrivò invece il primo titolo dell'era Simeone all'Atletico: l'Europa League del 2011-2012.
"Simeone in questo momento è uno dei tre migliori allenatori del mondo. Dal mio punto di vista è sicuramente il tecnico più capace che ho avuto in carriera. Oltre a questo, penso che sia anche il miglior allenatore possibile per l'Atletico Madrid, una squadra che rispecchia in tutto e per tutto il carattere del suo leader in panchina. Ovunque andrà in futuro, trionferà sempre".

Nel suo palmarès c'è poi anche la Supercoppa UEFA vinta nel 2010 contro l'Inter del Triplete. Che ricordo le ha lasciato quella notte magica?
"Ho un ricordo davvero speciale di quella finale. Affrontammo una delle formazioni più temute di quel periodo: l'Inter del Triplete, l'Inter di Mourinho. Fu una sfida durissima per noi, giocammo contro campioni del calibro di Eto'o, Milito, Maicon, Stankovic, Samuel... Fu una partita molto intensa, ma alla fine meritammo di vincere e possiamo dire che l'Atletico ha iniziato a scrivere la sua bella e lunga storia degli ultimi anni proprio a partire da quel trofeo".

Chiosa sul presente di Alvaro Dominguez. Dopo essersi ritirato dal calcio giocato, questo sport resta comunque parte essenziale della sua vita.
"La mia nuova vita è differente, devo ammettere che mi sto ancora abituando a vedere i tori dal recinto come si dice qui in Spagna. Una volta appesi gli scarpini al chiodo a dicembre 2016, ho iniziato infatti a lavorare come opinionista televisivo e, da un po' di tempo, anche come agente. Mi sto godendo questa nuova tappa, sia a livello umano che professionale. Sto imparando tanto e voglio togliermi molte altre soddisfazioni dopo quelle ottenute da calciatore".

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