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TMW - Tomaselli (CorSera): "Soliti proclami, nulla cambia. Turchia? Nessun senso"

TMW - Tomaselli (CorSera): "Soliti proclami, nulla cambia. Turchia? Nessun senso"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 25 marzo 2022, 14:36Serie A
di Andrea Losapio

"Saremo ai soliti proclami, nulla cambierà". A dirlo è Paolo Tomaselli, inviato al seguito della Nazionale per il Corriere della Sera, che spiega il day after dell'Italia dopo la sconfitta contro la Macedonia per 1-0. "Segnali concreti per cambiamenti veri non ne vedo. Tutti i discorsi di sistema svaniscono di fronte allo spessore degli avversari che ci hanno eliminato ieri e negli scorsi mesi. Faccio solo un esempio: Nagelsmann del Bayern Monaco, da noi, non avrebbe il patentino. Non è stato un ex calciatore, quindi dovrebbe vincere i campionati minori per maturare i punti del patentino. È un sistema bloccato anche nel settore tecnico, che è poi quello che forma gli allenatori".

Di chi è la colpa, dunque?
"Il filo conduttore di questi mesi qui, dalla Bulgaria in poi, è stata la sottovalutazione di un problema, quello del gol. E la colpa va spartita fra ct e giocatori. Siamo usciti pareggiando con Bulgaria, Nord Irlanda e Svizzera, perdendo con la Macedonia. Le responsabilità del gruppo ci sono, per forza".

Rimarrà Mancini?
"Credo se ne andrà. Ma se dovesse rimanere l'importante è che non rimanga ad aspettare offerte migliori da top club. Deve avere la convinzione di rimanere fino all'Europeo, con l'idea che la strada sia quella giusta".

Ma cos'è cambiato da luglio a oggi?
"La metamorfosi è dovuta a una nostra difficoltà di gestire le vittorie, si è visto dopo il Mondiale 2006. Forse il fatto di sedersi un po', perdere la fame, dare alcune cose per scontate perché si è fatta una impresa contro tutti e tutto. Nello sport l'altra faccia della medaglia è molto presente".

Per chiudere: ha senso la prossima amichevole?
"La partita con la Turchia non ha nessun senso. L'unico motivo è vedere come la squadra e Mancini hanno metabolizzato in questi giorni la cosa, se ci saranno annunci dopo la partita e non credo: se si dimetterà lo farà il giorno dopo a Roma. Italia-Turchia è amara perché era l'inizio del sogno europeo e ora è una partita che nessuno vuole giocare e che pochi guarderanno".

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