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Il governo anticipa la Coppa Italia. E l'Inter può ritirare la provocazione Primavera

Il governo anticipa la Coppa Italia. E l'Inter può ritirare la provocazione PrimaveraTUTTO mercato WEB
giovedì 4 giugno 2020, 00:27Serie A
di Simone Bernabei

Il calcio in Italia non è ancora ripartito. Polemiche e posizioni opposte, però, continuano a permeare la scena mediatica relativa al mondo del pallone come e forse più che dopo un rigore non assegnato o una scelta dubbia del VAR. Una di queste riguarda il pensiero dell’Inter, come spiegato nelle scorse ore dal Corriere dello Sport, con la provocazione lanciata dal club di Viale della Liberazione che riguarda il possibile schieramento nella semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Napoli della squadra Primavera.

Avvio per niente soft - In casa Inter c’è preoccupazione perché dopo 3 mesi di stop la squadra di Conte potrebbe esser chiamata a giocare 3 sfide di alto livello nel giro di una settimana. Senza amichevoli sulle gambe. In linea teorica il 13 giugno si dovrebbe giocare Juventus-Milan, mentre il 13 Napoli-Inter. Il 17, quindi, spazio alla finale e poi il 20 via alla Serie A con i recuperi della 25° giornata. In caso di successo a Napoli e passaggio del turno, l’Inter dovrebbe così giocare il 14, il 17 e il 20. Da qui le proposte di Marotta: invertire le semifinali, prima Napoli-Inter e poi Juventus-Milan, oppure spostare la finale al 2 agosto. Per motivi e da fronti diversi, sono arrivati i no ad entrambe le idee. E allora la provocazione nerazzurra riguardante la Primavera non può esser cancellata a priori, seppur risulti difficile anche perché la squadra di Madonna non si allena insieme da inizio marzo.

L’anticipo di 24 ore può aiutare - Il governo nella tarda serata di ieri pare però esser andato incontro alle esigenze dell’Inter, seppur involontariamente. Da quanto filtra ed in attesa dei comunicati ufficiali, sembra infatti che il premier Conte e i ministri Speranza e Spadafora abbiano dato il via libera alla modifica del dpcm che vieta eventi sportivi fino al 14 giugno, concedendo addirittura un anticipo sulle originali date del 13 e del 14 giugno. Se tutto dovesse essere confermato, quindi, Juventus-Milan si giocherebbe venerdì 12 giugno e Napoli-Inter sabato 13 giugno. 24 ore prima di quanto previsto, ovvero proprio ciò che chiedevano Marotta e la società nerazzurra.

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