Inter-Milan 3-0, le pagelle: Lautaro imprendibile, Tomori sbaglia il fuorigioco

Risultato finale: Inter-Milan 3-0
INTER
Handanovic 6,5 - Nel primo tempo, di fatto, compie tre interventi per salvare il risultato. Due su Leao, uno su Saelemaekers. Di sale sul tiro dalla distanza di Bennacer, viene salvato dal Var.
Skriniar 6,5 - Quasi sempre in anticipo, quando non arriva con il senso del tempo riesce in qualche modo a stoppare l'azione avversaria.
De Vrij 6 - Si appiccica a Giroud e, in confronto al derby di campionato, non gli lascia quello spazio vitale per girarsi e fare male.
Bastoni 6,5 - È dietro, è davanti, è in proiezione offensiva, salva sulla riga. Una grande partita anche e soprattutto per le scelte nel match, quasi tutte giuste (dal 78' D'Ambrosio sv).
Darmian 6,5 - Pronti, via e dà l'assist a Lautaro del gol, con un cross perfetto e docile. Quando viene puntato da Leao prova a salvarsi come può, anche se in campo aperto è un problema, ma la sua partita è più che positiva.
Barella 6,5 - Uomo ovunque, sia a coprire che in avanti. Sembra avere l'intensità dei giorni migliori.
Brozovic 7 - Che sia fondamentale non è una novità di oggi. Fa partire l'azione del 2-0 con un lancio a pescare Perisic da applausi, fa l'assist del terzo gol.
Calhanoglu 6 - Fischiatissimo, come in ogni derby. Meno determinante degli altri, ma è una presenza fissa (dal 77' Vidal sv).
Perisic 7 - Inarrestabile, oltre all'assist per il gol crea almeno tre situazioni che potrebbero cambiare il corso della partita. Si fa valere anche in difesa (dal 78' Gosens 6,5 - Come attacca la porta lui, in pochi nel nostro campionato).
Lautaro 7,5 - È la sua serata: primo gol da applausi, secondo a mordere come un serpente l'area di rigore. Oltre alla doppietta ha dei lampi (dal 71' Sanchez sv).
Correa 6 - Meno visibile rispetto al suo compagno di reparto, sprinta quando può (dal 71 Dzeko sv)
Simone Inzaghi 6,5 -Vince la sfida con Pioli scegliendo i due velocisti in avanti, con Lautaro che fa una grande figura.
MILAN
Maignan 5,5 - Non può nulla sulla prima fiondata di Lautaro, che lo lascia quasi di stucco. L'argentino è bravo a beffarlo in uscita per il 2-0, anche sul terzo può solo guardare. Ma è meno solido che in campionato.
Calabria 6 - Recupera qualche pallone con caparbietà, dalla sua parte Perisic è un avversario molto difficile da limitare. Fa quel che può (dal 74' Gabbia sv).
Kalulu 5 - Con i piedi dimostra più di qualche limite, rischiando anche di combinare un patatrac. È protagonista sfortunato nel gol annullato a Bennacer, poi viene bruciato da Gosens.
Tomori 5 - Partita decisamente insufficiente nel primo tempo, visto che oltre a non dare grande sicurezza spalanca la porta a Lautaro, visto che lo tiene in gioco sul contromovimento.
Hernandez 5,5 - Qualche affondo ma meno deciso del solito, il giallo è probabilmente eccessivo. Cerca di scaricare a terra i cavalli, ma ci riesce poco.
Tonali 5,5 - Cerca di dare solidità, ma è impreciso negli appoggi. A fine primo tempo Pioli lo cambia, arretrando Kessie al suo posto. (dal 46' Brahim Diaz 5,5 - Appena entrato da un po' di verve che manca ai compagni, ma con l'andare dei minuti perde anche lui).
Bennacer 5,5 - Come il compagno di reparto, prova a dare ordine e geometrie. Ci riesce a metà. Sfortunato sul gol annullato (dal 74' Krunic sv)
Saelemaekers 5,5 - Dal suo piede scaturisce uno dei pericoli più significativi per la porta di Handanovic. Deficita in fantasia, anche lui sostituito a fine primo tempo (dal 46' Messias 5 - Un colpo di testa come con il Liverpool, ampiamente fuori. Un piazzato fra le braccia di Handanovic. Poco altro)
Kessie 5,5 - Si arrabbia molto, contesta le decisioni arbitrali, entra sempre con il massimo dell'irruenza. Forse sentiva il match più del dovuto.
Leao 6 - Quando va a puntare Darmian sono sempre dolori. Peccato che, anche quando lo salta, centra Handanovic con una costanza imbarazzante.
Giroud 4,5 - Nel derby di campionato aveva toccato due palloni, due gol. Stavolta non ne sfiora mezzo se non all'ultimo, quando non serve più.
Stefano Pioli 5 - A descrivere la serata del suo Milan ci pensa Kessie, al novantesimo, con una mezza ciabattata che va a un centimetro dal gol. Poteva essere, non è stata.
