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L’Inter riparte da Chivu: non è una seconda scelta. Ma non era neanche la prima

L’Inter riparte da Chivu: non è una seconda scelta. Ma non era neanche la primaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 07:00Serie A
di Ivan Cardia

La verità è che l’Inter ha capito tardi che, questa volta, Simone Inzaghi non chiedeva tanto per poi accontentarsi. I milioni arabi - tanti - hanno indubbiamente giocato un loro ruolo nella decisone del tecnico piacentino, ma se avesse avuto le risposte che voleva, nei tempi che riteneva opportuni, probabilmente oggi sarebbe ancora l’allenatore nerazzurro. È il passato, il futuro si chiama Cristian Chivu e oggi inizierà la sua avventura alla guida dell’Inter.

Non è una seconda scelta. Comprensibilmente, ma pure affannosamente, è il messaggio che prova a filtrare da Viale della Liberazione. Però, non era nemmeno la prima. L’Inter ha incassato il no del Como e il mancato sì di Cesc Fabregas, scuro in volto come Piero Ausilio al rientro da Londra, ma che se avesse voluto si sarebbe potuto dimettere. Ha evitato di ingaggiare la schermaglia per Patrick Vieira, e prima ancora si era sfilato dalla lista pure Roberto De Zerbi. Alla fine la scelta è caduta su Chivu, che al momento di programmare l’Under 23 non lo aveva messo al primo posto della lista.

E adesso? Intanto l’Inter avrà un allenatore al Mondiale per club, e a un certo punto non era scontato. Oggettivamente, dal casting per il post Inzaghi il club non esce benissimo: a pochi giorni dalla finale di Champions ha puntato su un tecnico con 13 panchine in Serie A, anche con la massima fiducia in Marotta & co è difficile rispondere di no a chi chiede se questo sia un ridimensionamento. La verità arriverà dal mercato che l’Inter farà: dovrà essere robusto, per dare un segnale che il ritorno di uno degli eroi del triplete non ha mandato.

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