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Le grandi trattative del Parma - 2002, Brighi in comproprietà dalla Juve dopo l’affare Di Vaio

Le grandi trattative del Parma - 2002, Brighi in comproprietà dalla Juve dopo l’affare Di VaioTUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Fornasari
domenica 10 maggio 2020, 10:20Serie A
di Niccolò Pasta

L’estate 2002 fu davvero turbolenta per il mondo Parma. In panchina arrivò Cesare Prandelli, mentre l’attacco fu rinforzato con Adriano, giovane gioiellino dell’Inter, arrivato in comproprietà. Proprio in attacco, agli sgoccioli del mercato, venne ceduto Marco Di Vaio alla Juventus, inizialmente promesso sposo dell’Inter, che se lo vide soffiare dai bianconeri nelle ultime ore della sessione. E proprio dalla Juventus arrivò a Parma un giovane interessante, Matteo Brighi.

Cresciuto nelle giovanili del Rimini, Brighi aveva rubato l’occhio alla Juventus, che dopo il suo esordio tra i professionisti in Serie C, se lo assicurò nell’estate del 2000, dopo che il centrocampista aveva sostenuto l’esame di maturità. L’impatto con il mondo Juve non fu affatto facile, e nella prima stagione venne impiegato solo 12 volte, venendo ceduto in prestito al Bologna l’anno successivo. A Bologna si mette in mostra, giocando con grande continuità e meritandosi il premio di miglior giovane dell’anno della Serie A. Al termine del prestito, tornò a Torino, pensando finalmente di potersi giocare alla pari le sue chance. Complice la grande stagione a Bologna, Brighi divenne un’ottima pedina di scambio per i bianconeri, che provarono ad inserirlo in un paio di trattative, senza però fortuna. Con le settimane che passavano la società si decide a tenere in rosa quel giovane prospetto, che si sarebbe potuto dimostrare utile nel corso della lunga stagione.

Nelle ultime ore di mercato però, Moggi, Bettega e Giraudo lanciarono l’all-in per Marco Di Vaio del Parma, che aveva impressionato i bianconeri nella Supercoppa Italiana vinta qualche giorno prima a Tripoli. La triade offrì venti milioni al Parma, e i dirigenti crociati Sacchi e Baraldi non poterono fare altro che accettare. Nella chiusura della trattativa però venne inserito anche il giovane Brighi, un pallino dello stesso Sacchi. Le società trovarono un compromesso utile ad entrambe: Brighi sarebbe passato interamente al Parma per circa dieci milioni di euro, ma allo stesso momento la Juve, per cinque milioni, ne riacquista la metà del cartellino, in comproprietà. La sua avventura a Parma durò solo un anno, con 22 presenze e una rete, prima che nell’estate 2003 la sua metà venisse riscattata dalla Juventus, che decise poi di cederlo un anno dopo alla Roma.

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