Le pagelle della Lazio - Correa MVP. Caicedo e Immobile ripagano Inzaghi
Lazio-Roma 3-0 (12' Caicedo, 73' Immobile, 89' Cataldi)
Strakosha 7 - Primo tempo coi popcorn, decisivo nella ripresa. Con tre parate belle e utili difende il vantaggio e tiene la Roma lontana dal pari.
Bastos 6 - Quando Zaniolo lo punta va in difficoltà. Con la giusta dose di ruvidezza riesce comunque a tenere botta.
Acerbi 7 - Dopo Piatek, annulla anche Dzeko. Attento, pulito, preciso. Anche se il bosniaco gli dà del filo da torcere sulle palle aeree.
Radu 6,5 - Molto bene. Non balla su né su El Shaarawy né su Schick. Nel finale fa perdere le staffe a Kolarov.
Marusic 6 - Il suo diretto avversario non scende quasi mai. Qualche sbavatura in fase di costruzione.
Luis Alberto 6,5 - C'è, non c'è? Il grande interrogativo della stagione laziale resta. Si rende utile, e di questi tempi non è poco. (Dal 70' Parolo 6,5 - Escluso a sorpresa, entra e prende il controllo del centrocampo).
Lucas Leiva 6 - La sfida con De Rossi finisce in un sostanziale pareggio, qualche difficoltà quando arriva Pastore tra le linee.
Milinkovic-Savic 7 - Altro punto di domanda, ma il serbo quando serve c'è. Partita preziosa, più di rottura che di ricamo. Ma le sue incursioni fanno male. E l'assist per il gol del 3-0 è suo.
Lulic 6,5 - Spinge sempre, comunque. Impegnato in fase difensiva, bersagliato dai cross di Florenzi.
Correa 7,5 - Un incubo per Fazio. Pronti via, parte in slalom: filtrante meraviglioso per Caicedo, che sblocca la gara. A un certo punto chiede il cambio perché dolorante: 30 secondi dopo scappa di nuovo al connazionale e si guadagna il rigore del 2-0. Tra i due gol, tante belle giocate. MVP. (Dal 78' Cataldi 6,5 - Un gol che chiude il derby, un'esultanza che dice tanto.. Potrebbe essersi ripreso in via definitiva la Lazio).
Caicedo 7 - Tre su tre: da febbraio in poi, quando Inzaghi lo ha schierato da titolare, ha sempre segnato. Glaciale nel battere Olsen, aiuta tanto i compagni. (Dal 64' Immobile 7 - Entra e dopo nove minuti deve presentarsi dal dischetto. Spara un missile che piega le mani a Olsen. Banchetta sulla marmorea difesa avversaria. Inzaghi ha scelto bene, segnano sia il centravanti titolare che il subentrato).