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Di Fusco: "Ancelotti vorrà rivoluzionare il Napoli"

Di Fusco: "Ancelotti vorrà rivoluzionare il Napoli"TUTTO mercato WEB
martedì 12 marzo 2019, 00:30Serie A
di Marco Frattino

Raffaele Di Fusco, ex portiere del Napoli, ha parlato delle ultime vicende legate al club azzurro attraverso le frequenze di RMC Sport durante la trasmissione A Tutto Napoli.

Il Napoli è reduce dallo scialbo pareggio contro il Sassuolo, forse ha già staccato la spina dal punto di vista mentale? "Forse è stata la gara più brutta del Napoli di Ancelotti, la squadra si trova in una situazione strana perché non può lottare per lo Scudetto e alle spalle aveva tanti punti di vantaggio sulle inseguitrici. Ora qualcuno in meno perché il Milan s'è avvicinato, dunque la squadra aveva pochi stimoli in campionato. Non deve succedere, però. Ieri il Napoli non ha giocato bene, non c'è un solo calciatore che ha giocato al proprio livello. La colpa è anche dell'allenatore, non deve permettere che la squadra arrivi all'appuntamento in campionato già pensando alla coppa. Proprio contro le piccole, le gare vanno preparare bene. Contro le grandi, si preparano da sole. A Reggio Emilia c'è stato un turnover abbastanza importante, forse anche Ancelotti aveva la testa alla coppa e la squadra è arrivata mentalmente scarica alla gara del Mapei Stadium".

Il pubblico chiede davvero così tanto a un calciatore napoletano? "Sì, per noi del sud giocare nel Napoli è sempre stato più difficile. E' anche vero che la fascia pesa di più per un napoletano, forse Insigne è anche un pochettino stanco. Fa bene Ancelotti a permettergli di recuperare, fisicamente e mentalmente. Lui ha avuto un picco importante in passato, mantenere quel trend per un napoletano e anche capitano non sempre è facile. Insigne sta capendo quanto pesa quella fascia al braccio".

Possibile divorzio a giugno? "Entrano in gioco vari fattori, dipende anche da Ancelotti. Questo non è il Napoli di Ancelotti, perché questa è la squadra di Sarri. Carlo non ha chiesto niente a gennaio perché a giugno vorrà una squadra in grado di rispecchiare il suo modo di giocare, se Insigne dovesse rientrare nel progetto sicuramente non lo farà andare via. Però bisogna valutare tante altre situazioni, oggi le bandiere non esistono più. E' andato via Hamsik, ma Insigne non è ancora la bandiera del Napoli. Lorenzo è il calciatore più rappresentativo, capitano e napoletano, ma non è ancora la bandiera".

Fascia di capitano arrivata un po' a sorpresa? "Ricordiamo che parliamo di uno dei migliori talenti italiani, è uno dei calciatori di grande livello che ha richieste anche all'estero. Bisogna vedere ovviamente quanto offrono, in caso di un ipotetico divorzio".

I fischi per Insigne? "Il tifo è così, pretende molto. Ieri hanno fischiato, se alla prossima fai bene vieni subito osannato. Quella maglia e quella fascia pesano. Per il futuro, molto dipenderà da Ancelotti. Bisogna provare a vincere qualcosa, Carlo non è arrivato a Napoli per giocare con una squadra costruita da altri".

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