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Salernitana, la B è sempre più vicina. Dubbi sul futuro della società

Salernitana, la B è sempre più vicina. Dubbi sul futuro della societàTUTTO mercato WEB
Il tecnico Colantuono
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 6 aprile 2024, 07:15Serie A
di Luca Esposito

Un pareggio che non muove la classifica e che scatena comunque i fischi della tifoseria. La Salernitana non va oltre il 2-2 interno col Sassuolo e non aspetta altro che la condanna aritmetica che sancisca il ritorno in B dopo tre anni di fila in massima serie. I granata, davanti a 14000 spettatori, vanno sotto di due gol nel primo tempo anche a causa dei clamorosi errori del tandem Costil-Pirola, rischiano di beccare il terzo e poi la riaprono grazie al calcio di rigore trasformato da Antonio Candreva. Il guizzo finale di Maggiore, al termine di un'azione molto contestata dagli ospiti, serve almeno a interrompere la striscia di sei sconfitte casalinghe consecutive; di fatto, nel 2024, tutte le avversarie avevano sbancato l'Arechi, stadio passato repentinamente da fortino inespugnabile a terra di conquista. In tutto il campionato, la Salernitana ha sempre subito almeno un gol nei match interni, con appena una vittoria (25 novembre, contro la Lazio) e ben 10 ko. "C'è solo da chiedere scusa e chiudere con dignità. Sono settimane difficili, che non passano mai. Di futuro non parlo, dico soltanto che dispiace tanto per la gente e che abbiamo messo la retromarcia mentre le altre rallentavano" le parole di capitan Candreva nel post partita, mentre Colantuono provava a scuotere il gruppo "perchè se fai 2-2 in questo modo contro un avversario che non vale questa classifica, vuol dire che ci sono dei valori. Forse inespressi, ma la Salernitana ha tutto per chiudere in modo dignitoso il campionato senza guardarsi indietro e ricordando che, talvolta, nel calcio vai a prendere punti nei posti più impensati".

A tener banco, però, è l'argomento futuro. Ieri sera Danilo Iervolino era assente, in tribuna c'era invece il vice presidente Petrucci. La tifoseria ha fischiato i calciatori, ha intonato qualche coro contro la squadra, ma non c'è stata alcun tipo di contestazione nei confronti della società. In queste ore rimbalzano con insistenza voci che parlano di una cessione dell'intero pacchetto azionale, di banche internazionali a caccia di imprenditori interessati a subentrare e di cordate e fondi americani che avrebbero chiesto informazioni ai legali di Iervolino. "Non è vero niente" il laconico commento della dirigenza che, però, in tempi recenti ha detto chiaramente che "la cessione della società non è argomento in agenda e all'ordine del giorno, ma tutto è cedibile e ci sono state situazioni che ci hanno segnato". Di certo c'è che l'unico modo per dare un segnale alla piazza sarebbe quello di uscire allo scoperto e di spiegare quali siano i progetti di rilancio sfruttando il vantaggio temporale rispetto alla futura concorrenza. Sabatini saluterà definitivamente, ci sarà un vero e proprio casting per la panchina (con Inzaghi e Colantuono tenuti comunque in considerazione) e la rosa sarà del tutto stravolta. Dia, Coulibaly, Pirola e Tchaouna saranno i pezzi pregiati dai quali attingere risorse per finanziare il mercato, oltre al paracadute che oscillerà tra i 20 e i 25 milioni di euro.

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