Troppi gol presi nei minuti finali e attacco poco incisivo: l'Empoli a Lecce rimane a secco

La bella vittoria ottenuta all'ultimo istante contro il Torino era stata una bella boccata d'ossigeno dopo quattro sconfitte consecutive. L'Empoli affrontava la difficile trasferta salentina con energie e propositi rinnovati, confidando in un nuovo slancio di fiducia. Ma i ragazzi di Nicola, stavolta, non sono riusciti nel loro intento di portare a casa almeno un punticino, che a questo punto della stagione sarebbe stato molto prezioso. Perdere a Lecce significa non solo perdere punti per strada ma dare slancio a una diretta concorrente in chiave salvezza. Doveva essere evitato ed è proprio quello che è successo.

Stessa tattica, ma stavolta non ha pagato
Nicola ha scelto praticamente la stessa formazione scesa in campo con il Torino, con l'unica eccezione data dall'impiego di Cancellieri al posto di Cambiaghi. L'impostazione tattica prevedeva la solita gara accorta, in cui centrocampo e difesa cercano di compattarsi senza dare opportunità ai padroni di casa di rilanciarsi in contropiede. L'Empoli ha fatto la partita che voleva, ma ha finito per essere quasi inesistente in avanti, se si esclude la rete di Cerri annullata dal VAR dopo pochi minuti.

Troppi gol presi nei minuti di recupero
La beffa finale - quando la gara sembrava instradata verso un pareggio che sarebbe stato accettato di buon grado - lascia molti rimpianti, perché i dettagli hanno giocato un brutto scherzo agli uomini di Nicola. Non è la prima volta che gli azzurri vengono bucati nei ultimi minuti: era successo col Bologna, si era ripetuto col Torino ma in questo secondo caso l'erroraccio di Bellanova lo aveva fatto dimenticare rapidamente. Nicola dovrà lavorare molto sulla gestione dei minuti finali, perché a questo punto della stagione diventerà fondamentale mantenere la massima concentrazione per tutti i novanta minuti. L'Empoli non può permettersi il minimo errore.