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Palermo, da Lucioni a Di Francesco i senatori all'esame di De Sanctis e Dionisi
Arrivati un anno fa per trascinare il Palermo verso la promozione in Serie A, anche grazie alle precedenti esperienze che parevano garanzia di successo, i vari Fabio Lucioni, Pietro Ceccaroni, Roberto Insigne e Federico Di Francesco si trovano ora tutti in bilico nonostante abbiamo contratti pluriennali (solo l'ex centrale di Lecce e Frosinone va in scadenza a fine stagione) e saranno attentamente valutati dal neo direttore sportivo Morgan De Sanctis e dal neo tecnico Alessio Dionisi per capire se avranno o meno un futuro in rosanero.
Lo riferisce il Corriere dello Sport in edicola facendo il punto della situazione relativa a quei giocatori che erano stati consigliati da Eugenio Corini per puntare in alto affidandosi a chi aveva vinto il torneo cadetto in precedenza - Lucioni e Insigne col Frosinone, Ceccaroni con il Venezia - o giocavano stabilmente in Serie A come Di Francesco.
"La conferma dipenderà dalle idee di Dionisi e dalle sue necessità. Inoltre, va considerato un aspetto pratico e cioè che è difficile ricostruire interamente una rosa, così come cedere, o confermare senza crederci, elementi con ingaggi pesanti e tutti sulla trentina (Lucioni a settembre ne compirà 37 e Ceccaroni è del '95). La riflessione in corso dunque è essenziale: - si legge nell'articolo - se partissero tutti, bisognerebbe rivoluzionare la difesa centrale (Marconi è già andato via, neppure Nedelcearu e Graves sono certi di restare) e il parco esterni d'attacco".
Lo riferisce il Corriere dello Sport in edicola facendo il punto della situazione relativa a quei giocatori che erano stati consigliati da Eugenio Corini per puntare in alto affidandosi a chi aveva vinto il torneo cadetto in precedenza - Lucioni e Insigne col Frosinone, Ceccaroni con il Venezia - o giocavano stabilmente in Serie A come Di Francesco.
"La conferma dipenderà dalle idee di Dionisi e dalle sue necessità. Inoltre, va considerato un aspetto pratico e cioè che è difficile ricostruire interamente una rosa, così come cedere, o confermare senza crederci, elementi con ingaggi pesanti e tutti sulla trentina (Lucioni a settembre ne compirà 37 e Ceccaroni è del '95). La riflessione in corso dunque è essenziale: - si legge nell'articolo - se partissero tutti, bisognerebbe rivoluzionare la difesa centrale (Marconi è già andato via, neppure Nedelcearu e Graves sono certi di restare) e il parco esterni d'attacco".
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