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Salernitana, tanti legali convinti: "Tar blocca tutto, niente spareggio". Gli ultras disertanoTUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
ieri alle 08:30Serie B
di Luca Esposito

Salernitana, tanti legali convinti: "Tar blocca tutto, niente spareggio". Gli ultras disertano

Con il passare dei giorni cresce la confusione per quello che potrebbe essere il futuro del campionato di serie B. Nessuno avrebbe mai immaginato un epilogo del genere, con i playoff che stasera chiuderanno i battenti e i playout che non sono nemmeno cominciati. La Salernitana, rispetto a una decina di giorni fa, sembra meno battagliera e "rassegnata" a giocarsi il doppio spareggio con la Sampdoria. L'altro ieri Iervolino ha fatto visita alla squadra, accompagnato dall'amministratore delegato Maurizio Milan e dal direttore sportivo Marco Valentini. Breve colloquio, ringraziamento a Marino per aver gestito con saggezza queste giornate così particolari e poi in panchina ad assistere alla partitella in famiglia. Nel frattempo alcuni esponenti della società hanno avviato i colloqui con gli ultras della curva Sud che, in via ufficiale, hanno annunciato diserzione in caso di spareggio con la Samp. "Non assisteremo a un qualcosa deciso a tavolino, con classifiche stravolte a piacimento" è uno dei passaggi della nota diffusa sui social, mentre la città è stata tappezzata di striscioni contro Bedin e la Lega B ma, soprattutto, contro il presidente della FIGC Gabriele Gravina. "Salerno sarà un inferno" e "I vostri complotti, la nostra rivolta" sono slogan che hanno fatto alzare il livello di guardia, al punto che il Governatore Vincenzo De Luca ha avvertito le autorità calcistiche competenti: "Se dopo tutto questo, per salvare la Sampdoria, pensate di penalizzare la Salernitana sappiate che vi assumerete le responsabilità per quanto riguarda eventuali problemi di ordine pubblico". Messaggio chiarissimo e condiviso dal Sindaco Vincenzo Napoli, mentre alcuni politici locali hanno chiesto un incontro al Ministro dello Sport Abodi dichiarandosi pronti a scendere in campo anche per una class action che preveda rimborsi per il match rinviato col Frosinone 24 ore prima della disputa del match e con 30mila biglietti venduti.

Nel frattempo tanti avvocati salernitani stanno idealmente affiancando la Salernitana, esortandola a non fermare la battaglia legale. "Non è previsto dal regolamento un rinvio sine die, Bedin avrebbe dovuto indicare da subito data e orario del nuovo spareggio. Hanno agito in modo quantomeno anomalo" dice l'avvocato Michele Tedesco, "Ci sono tutti i presupposti affinché il Brescia vada avanti fino all'ultimo grado di giudizio, anche per capire come mai altre realtà sconteranno la penalizzazione l'anno prossimo mentre i loro 8 punti sono stati suddivisi tra questa e la prossima stagione" aggiunge Cincione. Perentorio, invece, il noto legale salernitano Corrado Spina: "Le date dei playout slitteranno. Il Brescia depositerà ricorso entro il 6 giugno, la nuova udienza dovrebbe essere fissata 15 giorni dopo. Accorciando al massimo i tempi, si arriverebbe al 12-13 giugno e con la società lombarda che dovrà aspettare nelle 24-48 ore successive le motivazioni. Chi si prenderà la briga di ufficializzare la disputa del match tra Sampdoria e Salernitana sapendo che il TAR potrebbe bloccare tutto visto che ci sono ancora gradi di giudizio prima di ritenere il Brescia condannato in via definitiva? La sensazione è che ci sia un problema che riguarda i singoli personaggi e non la Sampdoria, visto che la C o un eventuale fallimento vedrebbero coinvolti anche coloro che hanno garantito al momento dell'iscrizione sulla base di una potenziale promozione in A nella stagione 2024-25. Un caso più unico che raro. Alla fine si farà una B a 22 squadre, nessuno si prenderà il rischio di far giocare granata e blucerchiati sapendo che i biancazzurri potrebbero essere riammessi al termine dell'iter giudiziario. E la disparità di trattamento tra Brescia e Trapani per il medesimo illecito fa riflettere".


Ma anche tanti altri esperti legali sono sulla stessa lunghezza d'onda e contestano nello specifico un playout rinviato senza deferimenti e senza condanne definitive, la scelta di Bedin di agire senza l'appoggio del consiglio direttivo, il rinvio sine die non previsto dal comma due dell'articolo 27 dello Statuto, il ritardo nella comunicazione al Brescia delle anomalie nei pagamenti e l'idea della Lega e della FIGC di fissare le date senza tener conto che, dopo il secondo verdetto, il Brescia avrà la possibilità di ricorrere al Collegio di Garanzia del CONI, al Tar e al Consiglio di Stato. Ricordiamo infine due precedenti, non presi in considerazione dalle autorità sportive. Nel 2003, ad esempio, il TAR sancì la riforma dei campionati (da 20 a 24 squadre) per il caso Catania e con la riammissione di Salernitana e Fiorentina (al posto del Cosenza fallito) con la coppa Italia già in corso di svolgimento e calendari già compilati. Al punto che la prima e la seconda giornata furono recuperate a settembre e a ottobre inoltrato. E poi c'è quello del 2019. All'epoca la Lega B salvò Salernitana e Venezia in virtù delle indagini che riguardavano il Palermo; il Foggia fece ricorso, il TAR diede ragione ai pugliesi e lo spareggio si giocò, promettendo il ripescaggio alla perdente in caso di fallimento dei rosanero. "Perchè stavolta hanno agito diversamente?" la parte finale della nota della tifoseria granata "si doveva giocare Salernitana-Frosinone, con ripescaggio se avessero successivamente accertato le colpe del Brescia. Ma così facendo sarebbe stato impossibile rimettere in gioco la Samp". La società ligure, naturalmente, si difende e minaccia azioni legali "verso chi infanga il nome di un club storico e che ha sempre agito nel rispetto delle regole investendo milioni e milioni per ripianare le perdite". Insomma, un caos enorme. E l'ipotesi B a 22 non può più essere scartata.