
Salernitana, battaglia al TAR in caso di C: "Norme violate". E' scontro con Lega B e FIGC
In questi giorni vi abbiamo parlato dell'enigma iscrizione per la Sampdoria, società che non naviga in buone acque dal punto di vista economico a causa delle gestioni societarie precedenti e che, per quanto stabilito con un accordo fatto con la Federazione nell'estate del 2023, avrebbe dovuto ripianare le perdite attraverso gli introiti derivanti dall'immediato ritorno in serie A. Nel patto sancito con la FIGC e con la Lega B, come testimoniato da numerosi avvocati e giornalisti di caratura nazionale, si prospettava il grande salto già nel 2023-24, ma mai i blucerchiati furono concretamente in lotta quantomeno per i playoff. I giudici concessero una deroga di 12 mesi, con l'auspicio che il torneo 2024-25 potesse essere quello buono per sistemare la questione sportiva e, soprattutto, quella finanziaria. Niente di tutto questo. E dunque, anche in caso di vittoria nello spareggio con la Salernitana, sarebbe necessario garantire il pagamento immediato di somme molto importanti, a meno che non arrivi una ulteriore ed ennesima deroga che scatenerebbe una reazione a catena da parte delle altre società della cadetteria. "Chi ha dato l'ok alla Sampdoria sulla base di garanzie potenziali si assumerebbe grosse responsabilità in caso di C o di mancata iscrizione" ha confermato l'avvocato Corrado Spina, uno dei massimi esperti in tema di diritto sportivo.
Cosa c'entra la Salernitana in tutto questo? La società e la dirigenza stanno raccogliendo materiale su materiale per preparare un corposo dossier da inoltrare al TAR in caso di necessità e con l'obiettivo di dimostrare il danno subito e la disparità di trattamento rispetto ad altre società. Stando a quanto si legge su TuttoSalernitana, i prossimi passi da parte dei legali granata dipenderanno dall'esito dei ricorsi già fatti al CONI e al Tribunale Federale Nazionale. Nello specifico gli avvocati Sica, Chiacchio e Fimmanò contestano il provvedimento emesso dalla Lega B il 18 maggio, con almeno tre potenziali violazioni dell'articolo 27 (comma 2) dello Statuto. Come già rimarcato, non sono ammessi rinvii sine die, rinvii senza deferimenti ufficiali e rinvii senza aver avuto l'approvazione quantomeno da parte del consiglio direttivo. La Salernitana ha impugnato anche il provvedimento del 6 giugno, con Lega e FIGC che hanno ufficializzato le date dei playout senza tener conto che l'iter giudiziario del Brescia (che andrà avanti a prescindere da un fallimento che appare certo e che sarà ratificato non prima di 20 giorni dalla Co.vi.Soc) terminerà soltanto ad agosto. In attesa di capire se la società lombarda proporrà a prescindere al TAR di bloccare i playout attraverso una sospensiva, la dirigenza granata seguirà una doppia strada. Da un lato Iervolino e Milan hanno incontrato la squadra chiedendo di pensare esclusivamente al campo e di trasformare il senso di ingiustizia in voglia di vincere sul campo, con rinnovo e riconferma per tanti calciatori in caso di salvezza. Dall'altro una battaglia parallela che prevede, però, un cambio di strategia: ricorrere al TAR, ma dopo i playout e in caso di sconfitta con l'obiettivo di dimostrare di aver giocato contro un avversario...sbagliato!
"Per noi lo spareggio è Salernitana-Frosinone, non possiamo giocarci la categoria con chi è già in serie C. Si rischia di falsare il campionato" hanno ribadito i legali granata, tuttavia soddisfatti per la possibilità di disputare il match di ritorno in un Arechi che si preannuncia vuoto a metà a causa della diserzione decisa dagli ultras "perchè non ci prestiamo a una sceneggiata scritta a tavolino per far retrocedere noi salvando gli altri". "Iervolino farà battaglia in ogni sede se dovessimo andare in C" filtra da personaggi molto vicini al patron e che sono convinti ci siano i presupposti legali per ribaltare tutto tra luglio e agosto soprattutto se dovesse essere Lega Pro. Si preannuncia un'estate di fuoco, dunque. E le regole sembrano dar ragione ai granata. Il precedente del 2019 non ammette interpretazioni. A seguito dell'apertura di una indagine sul Palermo, la Lega B stabilì che il Venezia fosse salvo senza scendere in campo considerando i rosanero la quarta retrocessa. Il Foggia fece ricorso al TAR e i giudici stravolsero tutto, imponendo la disputa dello spareggio con garanzia di ripescaggio per la perdente al termine del percorso giudiziario della società rosanero. E andò proprio così: Salernitana salva sul campo, Venezia ripreso per i capelli dopo il crack del Palermo di Zamparini. Perchè non hanno agito allo stesso modo anche quest'anno? E intanto gli ultras granata sono pronti a farsi sentire ancora. Dopo il sit-in all'esterno dello stadio, il corteo sotto la sede di Comune, Prefettura e Questura e striscioni durissimi esposti in città e in provincia, è stata ufficializzata la scelta di disertare "perchè non assisteremo a una partita scritta a tavolino, con la Salernitana condannata alla C per aiutare altri. Una vergogna senza precedenti". La tifoseria organizzata, pur pronta ad una class action contro la FIGC, è invece di parere contrario: "La squadra non si lascia mai sola, non dobbiamo dare alibi a nessuno. Solo col dodicesimo uomo possiamo ribaltare i pronostici e difendere la B". E tantissime vecchie glorie, che hanno annunciato presenza sugli spalti, sono pronte a rinnovare un appello: "Ripensateci, Salerno è piazza che fa vincere le partite".
Cosa c'entra la Salernitana in tutto questo? La società e la dirigenza stanno raccogliendo materiale su materiale per preparare un corposo dossier da inoltrare al TAR in caso di necessità e con l'obiettivo di dimostrare il danno subito e la disparità di trattamento rispetto ad altre società. Stando a quanto si legge su TuttoSalernitana, i prossimi passi da parte dei legali granata dipenderanno dall'esito dei ricorsi già fatti al CONI e al Tribunale Federale Nazionale. Nello specifico gli avvocati Sica, Chiacchio e Fimmanò contestano il provvedimento emesso dalla Lega B il 18 maggio, con almeno tre potenziali violazioni dell'articolo 27 (comma 2) dello Statuto. Come già rimarcato, non sono ammessi rinvii sine die, rinvii senza deferimenti ufficiali e rinvii senza aver avuto l'approvazione quantomeno da parte del consiglio direttivo. La Salernitana ha impugnato anche il provvedimento del 6 giugno, con Lega e FIGC che hanno ufficializzato le date dei playout senza tener conto che l'iter giudiziario del Brescia (che andrà avanti a prescindere da un fallimento che appare certo e che sarà ratificato non prima di 20 giorni dalla Co.vi.Soc) terminerà soltanto ad agosto. In attesa di capire se la società lombarda proporrà a prescindere al TAR di bloccare i playout attraverso una sospensiva, la dirigenza granata seguirà una doppia strada. Da un lato Iervolino e Milan hanno incontrato la squadra chiedendo di pensare esclusivamente al campo e di trasformare il senso di ingiustizia in voglia di vincere sul campo, con rinnovo e riconferma per tanti calciatori in caso di salvezza. Dall'altro una battaglia parallela che prevede, però, un cambio di strategia: ricorrere al TAR, ma dopo i playout e in caso di sconfitta con l'obiettivo di dimostrare di aver giocato contro un avversario...sbagliato!
"Per noi lo spareggio è Salernitana-Frosinone, non possiamo giocarci la categoria con chi è già in serie C. Si rischia di falsare il campionato" hanno ribadito i legali granata, tuttavia soddisfatti per la possibilità di disputare il match di ritorno in un Arechi che si preannuncia vuoto a metà a causa della diserzione decisa dagli ultras "perchè non ci prestiamo a una sceneggiata scritta a tavolino per far retrocedere noi salvando gli altri". "Iervolino farà battaglia in ogni sede se dovessimo andare in C" filtra da personaggi molto vicini al patron e che sono convinti ci siano i presupposti legali per ribaltare tutto tra luglio e agosto soprattutto se dovesse essere Lega Pro. Si preannuncia un'estate di fuoco, dunque. E le regole sembrano dar ragione ai granata. Il precedente del 2019 non ammette interpretazioni. A seguito dell'apertura di una indagine sul Palermo, la Lega B stabilì che il Venezia fosse salvo senza scendere in campo considerando i rosanero la quarta retrocessa. Il Foggia fece ricorso al TAR e i giudici stravolsero tutto, imponendo la disputa dello spareggio con garanzia di ripescaggio per la perdente al termine del percorso giudiziario della società rosanero. E andò proprio così: Salernitana salva sul campo, Venezia ripreso per i capelli dopo il crack del Palermo di Zamparini. Perchè non hanno agito allo stesso modo anche quest'anno? E intanto gli ultras granata sono pronti a farsi sentire ancora. Dopo il sit-in all'esterno dello stadio, il corteo sotto la sede di Comune, Prefettura e Questura e striscioni durissimi esposti in città e in provincia, è stata ufficializzata la scelta di disertare "perchè non assisteremo a una partita scritta a tavolino, con la Salernitana condannata alla C per aiutare altri. Una vergogna senza precedenti". La tifoseria organizzata, pur pronta ad una class action contro la FIGC, è invece di parere contrario: "La squadra non si lascia mai sola, non dobbiamo dare alibi a nessuno. Solo col dodicesimo uomo possiamo ribaltare i pronostici e difendere la B". E tantissime vecchie glorie, che hanno annunciato presenza sugli spalti, sono pronte a rinnovare un appello: "Ripensateci, Salerno è piazza che fa vincere le partite".
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