
TMW - Pirlo è e rimarrà l'allenatore della Sampdoria. Due i motivi alla base della conferma
Otto gare giocate, appena tre punti conquistati e ultimo posto 'virtuale' nella classifica di Serie B (attualmente è il Lecco, ma con tre gare meno): è questa la fotografia estremamente sintetica dell'avvio di stagione della nuova Sampdoria, guidata da Andrea Radrizzani in società e Andrea Pirlo in panchina.
Un ruolino di marcia, quello dei blucerchiati, che a Genova e non solo ha fatto sì che la posizione del tecnico venisse già messa in dubbio nonostante il profondo rinnovamento dell'intera rosa e lo sbarco di uno staff alla prima esperienza in cadetteria (Un azzardo? Potrebbe essere visti i 'precedenti' di Cannavaro a Benevento e De Rossi alla SPAL...). Tutti fattori che, comunque, richiedono un surplus di tempo per far girare al meglio le cose.
Nonostante tutto questo, una parte della tifoseria chiede già la sostituzione del mister, con Filippo Inzaghi o Luca D'Angelo già da qualche giorno accostati alla panchina del 'Ferraris'. Al momento, però, è difficile pensare che la Sampdoria decida di esonerare Pirlo. Per due motivi.
Il primo riguarda il fattore tempo: le difficoltà attuali sono, ovviamente innegabili, ma in virtù della rivoluzione estiva, fare una scelta simile nei primi giorni d'ottobre viene ritenuto prematuro. In sintesi: avere questi problemi al 2 ottobre non equivale ad averli il 2 marzo. L'altro snodo centrale è legato alla situazione societaria. Radrizzani&C. è all'opera con il Tribunale di Genova per ottenere l'ok al piano di ristrutturazione del debito ereditato dalla gestione Ferrero e questo, di fatto, comporta che ogni scelta di alto profilo (come quella per la sostituzione del tecnico) debba avere l'ok dei Giudici incaricati. Cosa, questa, che difficilmente potrà accadere prima della fumata bianca dell'omologa, attesa non prima della fine del mese in corso.
Al momento, dunque, Pirlo è e rimane al suo posto. Per convinzione del club e, anche, per un 'assist' del Tribunale.
Un ruolino di marcia, quello dei blucerchiati, che a Genova e non solo ha fatto sì che la posizione del tecnico venisse già messa in dubbio nonostante il profondo rinnovamento dell'intera rosa e lo sbarco di uno staff alla prima esperienza in cadetteria (Un azzardo? Potrebbe essere visti i 'precedenti' di Cannavaro a Benevento e De Rossi alla SPAL...). Tutti fattori che, comunque, richiedono un surplus di tempo per far girare al meglio le cose.
Nonostante tutto questo, una parte della tifoseria chiede già la sostituzione del mister, con Filippo Inzaghi o Luca D'Angelo già da qualche giorno accostati alla panchina del 'Ferraris'. Al momento, però, è difficile pensare che la Sampdoria decida di esonerare Pirlo. Per due motivi.
Il primo riguarda il fattore tempo: le difficoltà attuali sono, ovviamente innegabili, ma in virtù della rivoluzione estiva, fare una scelta simile nei primi giorni d'ottobre viene ritenuto prematuro. In sintesi: avere questi problemi al 2 ottobre non equivale ad averli il 2 marzo. L'altro snodo centrale è legato alla situazione societaria. Radrizzani&C. è all'opera con il Tribunale di Genova per ottenere l'ok al piano di ristrutturazione del debito ereditato dalla gestione Ferrero e questo, di fatto, comporta che ogni scelta di alto profilo (come quella per la sostituzione del tecnico) debba avere l'ok dei Giudici incaricati. Cosa, questa, che difficilmente potrà accadere prima della fumata bianca dell'omologa, attesa non prima della fine del mese in corso.
Al momento, dunque, Pirlo è e rimane al suo posto. Per convinzione del club e, anche, per un 'assist' del Tribunale.
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