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Venezia, Vanoli: "Allenata con la rabbia giusta. Consapevoli degli aspetti da migliorare"

Venezia, Vanoli: "Allenata con la rabbia giusta. Consapevoli degli aspetti da migliorare"TUTTO mercato WEB
© foto di Venezia
venerdì 15 dicembre 2023, 15:19Serie B
di Luca Bargellini

La sconfitta contro la Cremonese ha interrotto la striscia di cinque vittorie consecutive del Venezia di Paolo Vanoli. Domani contro il Sudtirol il club lagunare cercherà di riprendere il camminno. Questo, in merito, il pensiero del tecnico dei veneti nel corso della consueta conferenza stampa della vigilia: “Ci siamo allenati con la rabbia giusta per essere carichi per questa partita - si legge su TuttoVeneziaSport -. Subito dopo la gara con la Cremonese ho detto che ne siamo usciti consapevoli delle nostre forze, ma anche consapevoli di dove migliorare. Dev’essere uno stimolo maggiore per affrontare queste due partite in casa, importanti per il percorso che stiamo facendo. Il Sudtirol in questo momento è pericoloso, viene da un cambio di allenatore, ha fatto una gara per più di settanta minuti in inferiorità numerica dimostrando di essere vivi, quando cambi ti vengono magari degli stimoli in più per dimostrare il tuo valore. Sappiamo questo e sappiamo anche però che avremo il fortino del Penzo dalla nostra parte da sfruttare”.

Le assenze stavolta possono aver avuto un peso?
“Può essere, ma non è il mio obiettivo pensarci, credo in questi giocatori e l’abbiamo persa perché non siamo ancora maturi nella gestione degli eventi. C’è stato un evento positivo e la mia squadra ha voluto a tutti i costi vincere, lì io urlavo la mia preoccupazione dalla panchina perché, quando vuoi vincere a tutti i costi senza la pazienza non mantieni più l’equilibrio e non è una questione di uomini. Dobbiamo essere più bravi, fa parte del nostro percorso di crescita. Avendo incontrato una squadra matura loro invece hanno risposto alla difficoltà da squadra matura, la Cremonese non doveva perderla e sono andati a vincerla. Noi invece volevamo vincerla a tutti i costi, abbiamo avuto due occasioni colossali con Johnsen e Zampano per poi iniziare a disunirci. Bisogna stare più attenti in queste situazioni. Abbiamo perso tre partite. Con la Cremonese disattenzione, Reggiana calcio d’angolo, Palermo anche lì il gol decisivo arriva da corner. Abbiamo perso tre gare al minimo dettaglio. Per una squadra come la nostra, che sta facendo un percorso eccezionale, bisogna talvolta diventare più pensanti nel corso della partita. Non è stata questione di assenti o no”.

Solo sei gol presi su azione:
“Nonostante sia quasi tutto l’anno che siamo in emergenza dietro. A me farebbe piacere avere sempre la rosa al completo per essere messo in difficoltà nella formazione. Dovremo essere bravi a sfruttare le situazioni, se Johnsen e Zampano sono più lucidi e fanno gol la gara cambia, potevamo essere più attenti sul corner, non è stata una questione di singolo episodio, ma di atteggiamento in generale. Volevo mettere Bjarkason e invece ho messo Andersen per cercare di dare un po’ di ordine in quel momento”.

Come reagire alla sconfitta e gli infortunati.
“Le sconfitte aiutano a crescere e mi hanno sempre permesso di capire che tipo di sconfitte sono. Il Catanzaro ha perso tre gare di fila e ha reagito. Quando hai un’organizzazione di gioco e un’idea questo ti aiuta a uscire dal momento negativo. Questo noi lo abbiamo sempre fatto, quindi le sconfitte ti fanno capire che nessuno in Serie B è imbattibile, ti insegna a non fare tragedie perché in questo campionato ci sono tante squadre che stanno lottando sopra, oggi il compito è sfruttare le occasioni per restare sempre attaccati ai primi, perché poi c’è il rush finale, se vogliamo guardare a questo sogno immenso che abbiamo in testa. Non dobbiamo pensare alla classifica, ma al fatto che abbiamo l’opportunità di giocare due gare in casa consecutive. Abbiamo recuperato Olivieri, Svoboda me lo porterò dietro perché ha lavorato bene tutta la settimana, non sono arrabbiato con lui, lo sprono a lavorare per diventare migliore, sono il primo a credere in lui, è stato bravissimo il nostro staff medico. Per Olivieri sono contento perché anche lui ha lavorato tutta la settimana bene. Pohjanpalo ha lavorato bene con noi ieri e in rifinitura, decideremo con lui se già portarlo via o se aspettare la prossima per sicurezza. Joronen forse è l’unico che necessita di ancora un po’ di tempo. Anche lui è un grande professionista, sappiamo quanto è importante per noi”.

Con il recupero di Svoboda può cambiare la difesa? In mezzo riproporrai Jajalo in cabina di regia?
“Ho la fortuna di avere sette centrocampisti, sono un signore (ride ndr). Questa è una grossa fortuna. Sapete cosa penso di Jajalo, è una fortuna averlo, come Modolo. Posso decidere gara per gara cosa ci serve, ad avere la sfera di cristallo Mato poteva servirci con la superiorità numerica. Ho la fortuna di avere centrocampisti che mi mettono sempre in difficoltà nelle scelte. Anche i giovani sono cresciuti molto di mentalità, devono ora aumentare sempre di più le loro performance per tenere il posto. In difesa ho fatto esordire Busato, se ci sarà bisogno può giocare Busato. Se ci sarà bisogno una frazione piccolissima Svoboda può farla, è sei mesi che non gioca, ha fatto bene la settimana, quei cinque minuti in emergenza li può fare. Se dovessi giocare a cinque sapete che Candela mi piace molto come braccetto, con Dembele che da quinto sta facendo molto bene. Anche Ullmann sta facendo bene. Stanno tutti spingendo forte e vedo che quando si perde dà fastidio, questo è un bel segnale”.

Ha detto qualcosa a Bertinato dopo quanto accaduto a Cremona?
“A Bertinato ho detto benvenuto al mondo delle critiche, se vuoi diventare forti devi prenderti delle responsabilità, superare ostacoli. Questa è un’occasione per diventare forti. Per alzare l’asticella bisogna aumentare la pressione. Adesso si leggerà gli articoli in cui si scrive che ha fatto un errore dopo tanti elogi. Io non mi sono arrabbiato con lui per l’uscita, ma per l’ultimo rinvio fatto malissimo, dove non potevamo arrivarci. Sono convinto che abbia dimostrato potenzialità e ha fatto sempre bene, da questo punto di vista lo proteggerò sempre, quando succede qualcosa è sempre colpa di tutti, ma l’accaduto dev’essere di insegnamento. Lui inizia a entrare in un mondo dove non è un portiere che ha giocato un paio di partite, ormai è da un po’ che in campo e quindi deve abituarsi anche all’eventuale errore. La mentalità è che ti deve bruciare dentro, hai la fortuna che non c’è Joronen e la prossima giochi ancora, quindi puoi far vedere a tutti di essere veramente forte”.

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