
Marani: "Più curriculum, meno cognomi. Serve una nuova classe dirigente"
Nell'intervista concessa a Tuttosport (qui e qui i primi due estratti), il presidente della Lega Pro Matteo Marani ha sottolineato la necessità di cambiare approccio, puntando su regole più stringenti e su una governance moderna e consapevole: "Il consiglio direttivo di Lega Pro aveva chiesto di anticipare, rendendo gli indicatori condizione di ammissione già dal prossimo campionato: non era possibile, ringrazio la Figc per avere trovato una soluzione alternativa. Saranno raddoppiate le fideiussioni solo per chi non avrà l'indicatore di liquidità a posto, poi dal 31 marzo 2026 sarà necessario rispettare i parametri indicati per potersi iscrivere. Non abbiamo fatto finta di niente, non abbiamo nascosto i problemi sotto al tappeto: serve tempo".
Uno dei temi più forti tocca il ricambio generazionale nelle società: "Ai club lo dico spesso: comprate un terzino in meno e assumete un giovane laureato in più. Bisogna partire dalla formazione di una classe dirigente matura e responsabile. Oggi manca e parto dal mio esempio: ho dato disponibilità a colmare un vuoto. Benedetto il sistema che non ha bisogno di salvatori. Servono giovani, laureati, donne: più curriculum, meno cognomi. Non c’è vergogna nel dire che altri sport hanno classi dirigenti migliori".
Marani ha inoltre rivendicato la trasparenza dell’azione della Lega: "Oggi la cosa di cui vado più fiero è non ci sia un club che possa dire di aver avuto un trattamento diverso rispetto a un altro: all’inizio della mia esperienza mi chiamavano tutti per lamentarsi degli arbitri, ora hanno capito e hanno smesso. Avremo sempre la stessa linea per tutti". Infine, sui cambi di proprietà: "La transizione tra due proprietà è sempre un salto nel vuoto. In questa stagione un club ha cambiato tre volte in un mese e io da presidente di Lega non avevo interlocutori. Per andare oltre bisognerebbe modificare le norme statuali per far sì che nel caso delle società sportive professionistiche serva una sorta di nulla osta da parte delle federazioni, ma è complicato".







