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IL CAOS DI VICENZA E LA MACCHIA SULLA CANDIDATURA DI GRAVINA. QUALE DESTINO PER I BIANCOROSSI? MERCATO: SI APRE LA SETTIMANA DEI PRIMI GRANDI COLPI. DA PORDENONE A LECCE, SONO TUTTI IN ATTESA
lunedì 15 gennaio 2018, 00:00Il Punto
di Luca Bargellini
per Tuttoc.com

IL CAOS DI VICENZA E LA MACCHIA SULLA CANDIDATURA DI GRAVINA. QUALE DESTINO PER I BIANCOROSSI? MERCATO: SI APRE LA SETTIMANA DEI PRIMI GRANDI COLPI. DA PORDENONE A LECCE, SONO TUTTI IN ATTESA

Nato a Firenze nell'anno del Mundial spagnolo. Giornalista di TuttoMercatoWeb.com, direttore di TuttoC.com

“Siamo destinati a morire”: quattro parole per descrivere il momento attuale della Serie C. Probabilmente dell’intero sistema calcio italiano. Le ha pronunciate ieri Raffaele Trapani, presidente della Paganese, durante la conferenza stampa con la quale ha annunciato la messa in vendita del club. ”In questo sistema - ha continuato il numero uno azzurrostellato - le piccole realtà non possono reggere. E’ un continuo bagno di sangue. Qualche anno fa vi erano 120 squadre, ora siamo 56. In questo contesto, con queste regole, la Serie C è destinata a scomparire”. Parole pesanti, ma che disegnano un quadro veritiero e preoccupante della situazione. Un ritratto, quello di Trapani, che accompagna anche le prime ore di candidatura alla presidenza della FIGC di Gabriele Gravina, ovvero l’uomo a capo della Lega Pro. Non certo il miglior biglietto da visita per il Nostro, soprattutto in relazione a quanto sta avvenendo in quel di Vicenza.

La piazza biancorossa oramai da settimane sta vivendo un incubo. Esattamente lo stesso che solo pochi mesi fa hanno vissuto a Modena. La società con enormi problemi economici, poi una cessione delle quote del club in extremis: successivamente l’insolvenza, la messa in mora e, infine, il fallimento. A Vicenza ancora non sono arrivati all’ultimo step di questa “stairway to hell”, giusto per parafrasare una delle più belle canzoni della storia della musica. Manca poco però e i segnali non sono incoraggianti. La squadra non è scesa in campo nel derby di Coppa contro il Padova, incassando la reprimenda della società ma anche il supporto della curva del ‘Menti’. Una situazione, questa, che assume ancor più valore poiché accade in pieno calciomercato. Ancora nessuno dei tesserati del Vicenza ha sfruttato la possibilità di uno svincolo a parametro zero, ma se l’attuale proprietà del club non corre ai ripari ci vorrà veramente poco perché la situazione cambi.

Tutto questo, come detto, avviene in piena campagna elettorale per la successione a Carlo Tavecchio sullo scranno più alto della FIGC. Gravina certamente avrebbe preferito “scendere in campo” con una situazione ben diversa alle spalle, ma l’appoggio unanime della Lega Pro è comunque una base solida e importante da cui partire. Probabilmente ciò che manca sia a Damiano Tommasi (in quando al numero di consensi) che a Cosimo Sibilia (per il peso specifico degli stessi), ovvero i due antagonisti principali.

Mercato e politica. Politica e mercato. Nell’attesa che la prima capisca quale direzione vuole dare a se stessa e al movimento, le notizie vere e proprie arrivano dal mercato. Quella che si sta aprendo in queste ore è una settimana che si prospetta piena di colpi da ufficializzare. Ad Arezzo e Viterbo attendono, rispettivamente Coccolo dalla Juventus e Checchin dal Verona. Nel Girone B, invece, Manuel Nocciolini è ad un passo dal Pordenone così come Sandomenico alla Triestina, mentre nel C, in particolare a Lecce, si attende la definizione dell’operazione per il ritorno di Matteo Legittimo dal Trapani.

Niente di male per la penultima settimana di mercato.